
Affitti brevi, proroga fino a gennaio 2025: sanzioni in arrivo per il Giubileo

Roma si prepara all’Anno Santo e, in vista dell’arrivo di milioni di pellegrini, il governo ha deciso di prorogare le sanzioni sugli affitti brevi fino a gennaio 2025. Il nuovo Codice identificativo nazionale (CIN), progettato per contrastare l’evasione fiscale e regolamentare le locazioni turistiche, entrerà ufficialmente in vigore a partire dal prossimo anno. La misura prevede che chi affitta la propria casa senza il CIN, necessario per la registrazione ufficiale, sarà soggetto a sanzioni fino a 8.000 euro, tuttavia, fino all’inizio del Giubileo, gli affittuari avranno tempo per regolarizzare le proprie posizioni.
L’obiettivo principale è garantire un maggiore controllo sulle locazioni turistiche, specialmente in un momento in cui Roma si prepara a gestire un numero eccezionale di visitatori. Ad oggi, si contano circa mezzo milione di case registrate sulle piattaforme online come Airbnb e Booking, con 34.000 strutture certificate in Lazio, di cui 14.500 già dotate del “bollino blu” previsto dal nuovo sistema.
Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha chiarito che il CIN è essenziale per mettere ordine nel mercato degli affitti brevi, combattendo l’evasione e garantendo che tutte le strutture rispettino le normative fiscali. Il nuovo sistema di controllo, che include una piattaforma nazionale per il monitoraggio delle strutture, è pensato per ridurre le irregolarità e garantire che tutti paghino le tasse dovute. Attualmente, il 42% delle strutture laziali non è ancora in possesso della certificazione richiesta.
Le sanzioni per chi non rispetta la normativa saranno severe. Chi affitterà senza CIN potrà essere multato con una cifra che varia da 800 a 8.000 euro, a seconda delle dimensioni dell’immobile e del tipo di locazione. Inoltre, la piattaforma permetterà alle autorità di monitorare meglio i flussi turistici e di intervenire prontamente contro gli affitti abusivi, che spesso sfuggono al controllo fiscale.
La proroga, che rinvia l’entrata in vigore delle sanzioni, è stata decisa per dare tempo agli affittuari di adeguarsi alle nuove regole. Tuttavia, dal 2025 in poi, chi non sarà in regola rischierà di incorrere in multe pesanti e altre sanzioni. Il sistema è stato pensato anche per favorire un afflusso turistico più ordinato, soprattutto in vista del Giubileo, un evento che richiamerà milioni di persone nella Capitale.
Il Lazio è attualmente tra le regioni con il maggior numero di strutture non certificate. In altre zone d’Italia, come Lombardia e Puglia, la situazione è simile, con una significativa percentuale di immobili ancora da regolarizzare. La sfida del governo sarà quella di far emergere l’intero mercato degli affitti brevi e garantire una maggiore trasparenza fiscale.