
Acilia, entrano nella casa di un defunto per rubare: arrestati tre italiani
Quando si dice che l’occasione fa l’uomo ladro. Tre italiani di 49, 52 e 69 anni sono finiti in manette dopo essere stati sorpresi all’interno del villino di un uomo deceduto da pochi giorni, in via delle Alghe ad Acilia. I tre, entrati in piena notte per trafugare tutto ciò che potesse avere valore, si sono rivelati però ladri tutt’altro che abili: il trambusto provocato mentre accumulavano gli oggetti del defunto ha attirato l’attenzione di un passante. «C’era un rumore anomalo, sembrava qualcuno stesse rovistando», ha raccontato l’uomo che ha immediatamente chiamato il 112.
I carabinieri della stazione di Acilia sono arrivati in pochi minuti, sorprendendo i tre ancora all’interno dell’abitazione, armati di torce elettriche. Per entrare avevano mandato in frantumi il vetro di una finestra al piano terra e si erano introdotti senza alcuna cautela. Di fronte ai militari non hanno opposto resistenza e sono stati arrestati con l’accusa di furto in abitazione. Ma gli investigatori della Compagnia di Ostia sospettano che dietro al blitz notturno ci fosse un altro obiettivo: impossessarsi dell’immobile per andarci a vivere.
Il sospetto nasce dai precedenti degli arrestati. Nessuno dei tre è un ladro professionista: il 52enne e il 69enne sono già noti per piccoli reati legati a stupefacenti, mentre uno di loro è stato denunciato in passato per occupazione di terreni. Per questo gli investigatori ritengono possibile che il terzetto puntasse non solo ai beni dell’anziano, ma anche alla casa rimasta vuota. Una scelta rischiosa che, se confermata, potrebbe aggravare le loro responsabilità. Il Ddl Sicurezza prevede infatti fino a sette anni di carcere per l’occupazione arbitraria di un immobile destinato a domicilio altrui.
Gli elementi raccolti fanno pensare che i tre conoscessero bene la zona e fossero perfettamente informati della recente scomparsa del proprietario. Secondo chi indaga, potrebbero essere stati avvertiti dai manifesti funebri o addirittura aver assistito alla cerimonia, comprendendo che l’abitazione sarebbe rimasta disabitata almeno per alcuni giorni. Ma la loro inesperienza ha avuto la meglio: il fracasso prodotto è stato sufficiente per far insospettire un passante, far intervenire i carabinieri e coglierli letteralmente con le mani nel sacco.
I tre sono già stati processati per direttissima. L’arresto è stato convalidato, ma il giudice ha disposto per tutti l’obbligo di presentazione all’autorità giudiziaria. Le indagini proseguono per chiarire se abbiano davvero tentato non solo di rubare, ma anche di occupare il villino dell’anziano morto.
M.M.