
A Papa Francesco diagnosticata una polmonite bilaterale

Papa Francesco sta affrontando un periodo di degenza complesso al Policlinico Gemelli. Dopo giorni di monitoraggio, il Vaticano ha comunicato che il Pontefice soffre di una polmonite bilaterale, un’infezione che ha reso necessaria una terapia antibiotica e cortisonica. L’infezione, insorta su un quadro di bronchiectasie e bronchite asmatiforme, ha reso il trattamento più delicato, ma il Papa, pur debilitato, mantiene il buon umore e si affida alla preghiera e alle cure dei medici.
L’età avanzata di Papa Francesco, 88 anni, e le sue condizioni di salute già precarie rendono la polmonite una malattia particolarmente insidiosa. La quarta notte trascorsa al Gemelli è stata tranquilla, ma la diagnosi ha portato alla cancellazione di tutti gli impegni previsti per i prossimi giorni, tra cui l’udienza generale e la celebrazione della messa per il Giubileo dei Diaconi, che sarà presieduta dall’arcivescovo Rino Fisichella. Restano incerte le modalità con cui il Papa potrà tenere l’Angelus domenicale.
Nonostante il riposo forzato, Papa Francesco continua a portare avanti i suoi compiti. Ha ricevuto l’Eucarestia, alternando momenti di preghiera alla lettura di testi. Ha inviato un messaggio alla Facoltà Teologica del Triveneto e ha nominato un nuovo vescovo per la diocesi di Baie-Comeau in Canada. La sua attività è supportata dai segretari, che fanno la spola tra la sua stanza e il Vaticano per consegnargli i documenti da visionare.
All’esterno del Policlinico Gemelli, fedeli si sono radunati in preghiera, testimoniando il loro affetto con candele e bandiere, come il gruppo di pellegrini boliviani che ha recitato preghiere per lui. Anche i piccoli pazienti del reparto di Oncologia pediatrica del Gemelli hanno inviato al Papa disegni augurali e lettere dei genitori, carichi di affetto e speranza. Papa Francesco affronta la degenza con determinazione, consapevole degli impegni futuri. Il 2025 sarà un anno cruciale per la Chiesa, con l’Anno Santo e i riti pasquali all’orizzonte. La speranza è che le cure in corso gli permettano di recuperare in tempo per presiedere agli eventi più solenni del calendario liturgico. Nel frattempo, il mondo cattolico resta in attesa e continua a pregare per lui.