
Aumentano in UE le frontiere chiuse per contenere i flussi di migranti

L’Europa continua a confrontarsi con la sfida della gestione dei flussi migratori, un tema che ha portato diversi Paesi a reintrodurre forme di controllo ai confini, sfidando il principio di libera circolazione all’interno dell’area Schengen. Austria, Francia, Germania e altri Paesi hanno deciso di rafforzare i propri confini per limitare l’ingresso di migranti, una decisione che sta generando tensioni tra i Paesi membri dell’Unione Europea. In particolare, l’Austria, che si appresta ad affrontare le elezioni, vede crescere il consenso per i partiti di estrema destra, che promettono una linea dura sull’immigrazione.
L’Italia si trova coinvolta in questo contesto, con il governo che, pur non reintroducendo controlli rigidi alle frontiere, si è detto preoccupato per l’aumento dei flussi migratori. In particolare, Roma teme che la chiusura delle frontiere dei Paesi confinanti, come la Francia e l’Austria, possa aumentare la pressione sull’Italia, che già si trova a gestire gli arrivi via mare.
La questione migratoria è diventata centrale anche nella campagna elettorale austriaca. Domenica prossima, infatti, si terranno le elezioni che potrebbero vedere la vittoria di Herbert Kickl, leader del partito di estrema destra Fpö, noto per le sue posizioni radicali sull’immigrazione. Kickl ha promesso una politica di “fortezza Europa”, proponendo una chiusura totale dei confini e una riduzione drastica dei diritti per i migranti e richiedenti asilo. Questa posizione radicale ha trovato eco anche in altri Paesi europei, come la Germania, dove si teme che un’ulteriore ondata migratoria possa destabilizzare il già fragile equilibrio politico interno.
Nel frattempo, il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha incontrato il suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier, con cui ha discusso della necessità di trovare soluzioni comuni e sostenibili per la gestione dei flussi migratori. Mattarella ha sottolineato l’importanza di governare i flussi in modo regolare, attraverso un rafforzamento della cooperazione tra i Paesi europei e una politica migratoria che sia allo stesso tempo rispettosa dei diritti umani e della sicurezza nazionale.
Il tema dell’immigrazione sarà anche al centro del prossimo Consiglio Europeo, previsto per ottobre, dove i leader europei cercheranno di trovare un accordo sulle nuove misure da adottare. La pressione dei partiti populisti e di estrema destra, che promettono soluzioni drastiche, spinge l’Europa a riflettere su nuove strategie di lungo termine per evitare che la questione migratoria diventi terreno di scontro politico tra i vari Stati membri.