
Atto vandalico contro la sinagoga di Monteverde a Roma
Un grave atto vandalico è stato compiuto nella notte tra domenica 30 novembre e lunedì 1° dicembre nel quartiere Monteverde di Roma, dove sono apparse delle scritte sulla sinagoga di via Giuseppe Pianese. Tra i messaggi lasciati sui muri, si leggono frasi come “Monteverde antisionista e antifascista” e “Palestina Libera”. Inoltre, è stata imbrattata con vernice nera la targa dedicata a Michael Stefano Gaj Tachè, il bambino di due anni vittima del terrorismo palestinese e morto il 9 ottobre 1982, durante l’attacco alla sinagoga di Roma.
Il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun, ha espresso indignazione per l’accaduto: “All’indomani dell’ennesima manifestazione Pro Pal al Tempio di Monteverde, è stata profanata la targa di intitolazione”. Fadlun ha sottolineato che questo gesto si inserisce in un clima di crescente intimidazione, simile all’attacco alla sede de La Stampa di Torino. “L’antisemitismo è diventato uno strumento di contestazione politica”, ha aggiunto, chiedendo un forte intervento del governo per fermare la spirale di odio.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato personalmente a Victor Fadlun per esprimere la sua solidarietà e vicinanza alla Comunità Ebraica di Roma in seguito all’attacco alla sinagoga.
Anche il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha condannato l’accaduto, scrivendo su X: “Condanno con forza la profanazione della sinagoga nel quartiere Monteverde a Roma. Imbrattata la targa dedicata a Stefano Gaj Taché, ucciso in un attentato terroristico nella Sinagoga di Roma il 9 ottobre 1982”. Tajani ha poi aggiunto di aver telefonato a Victor Fadlun per esprimere la sua solidarietà, ribadendo: “Basta antisemitismo, basta odio”.
Le indagini sono in corso per identificare i responsabili di questo atto vandalico. Ennesima dimostrazione di una deriva estremista che attraversa la galassia del mondo Pro Pal, che ha dato analoghe dimostrazioni in tutta Italia, dagli scontri a Bologna all’invasione della redazione de La Stampa a Torino.
M.M.