
Violenza sessuale al parco di Tor Tre Teste: fermati 3 marocchini
Una notte che doveva essere romantica si è trasformata in un incubo per una giovane coppia di ventenni, aggredita nel parco di Tor Tre Teste alla fine di ottobre. Prima la rapina, poi la violenza brutale sulla ragazza, consumata mentre il fidanzato veniva immobilizzato e costretto ad assistere. Le vittime, ancora sotto choc, hanno denunciato l’accaduto, dando il via a un’indagine serrata che ha portato al fermo di tre marocchini, tutti con precedenti. Ma per gli investigatori il branco potrebbe essere più numeroso.
La dinamica della violenza è agghiacciante. I due ragazzi avevano parcheggiato in una zona appartata del parco, dopo una serata trascorsa insieme. Stavano scambiandosi effusioni quando all’improvviso sono stati circondati da un gruppo di uomini. Uno di loro ha sfondato il finestrino dell’auto con una bottiglia. In pochi istanti è iniziato l’incubo. «No, il cellulare non lo prendere!», ha gridato la giovane quando ha visto uno degli aggressori tentare di rubarle il telefono. Ma le sue suppliche non hanno fermato la violenza: trascinata fuori dall’auto, è stata stuprata mentre almeno altri due trattenevano il compagno, impotente di fronte alla scena.
Dopo la violenza e il furto, i due sono riusciti a chiedere aiuto. La denuncia ha permesso agli investigatori della Squadra mobile di identificare e fermare due presunti aggressori a Roma. Il terzo è stato rintracciato nei giorni scorsi a Verona, dove si era rifugiato. Tutti e tre sono ora accusati di violenza sessuale di gruppo e rapina. Una delle chiavi dell’indagine è stata il ritrovamento delle impronte digitali di uno degli arrestati all’interno dell’auto della coppia, mentre un secondo è stato riconosciuto fotograficamente dalla vittima. Per il momento non sono state trovate tracce biologiche che colleghino gli altri fermati, ma i riscontri sono ancora in corso.
Gli investigatori non escludono la presenza di ulteriori componenti del branco. «Erano almeno tre, ma potevano essere di più», hanno raccontato i due ventenni, ricordando che l’oscurità e lo choc rendono difficile una ricostruzione nitida. Il parco di Tor Tre Teste, purtroppo, non è nuovo a episodi di violenza. Nell’agosto scorso una donna di 60 anni era stata aggredita e stuprata mentre entrava nel parco da via degli Olmi. Poche ore dopo lo stesso aggressore, un muratore gambiano ora detenuto a Regina Coeli, aveva colpito una seconda vittima in via Prenestina.
Il nuovo episodio riapre con forza il tema della sicurezza nell’area, da tempo denunciato dai residenti. Un quartiere che torna a fare i conti con la paura, in attesa che le indagini chiariscano il quadro completo e che la giustizia faccia il suo corso.