
Roma, incendio all’ex fabbrica occupata di Tor Cervara: un ferito grave
Paura all’alba nella periferia est della Capitale. Un incendio di vaste proporzioni ha devastato un ex stabilimento industriale abbandonato in via Cesare Tallone, nel quartiere Tor Cervara, a pochi metri dal Grande raccordo anulare. Le fiamme, divampate intorno alle sei del mattino, si sono propagate rapidamente tra pneumatici, rifiuti, scooter rubati e baracche di fortuna, trasformando la zona in un inferno di fumo e detriti. All’interno vivevano circa 200 occupanti abusivi, molti dei quali sono riusciti a fuggire prima dell’arrivo dei soccorsi.
Secondo le prime ricostruzioni, il rogo sarebbe partito dal primo piano di uno dei quattro stabili che compongono il complesso industriale dismesso. A dare l’allarme sono stati gli agenti della Polizia Locale del gruppo Sicurezza Pubblica Emergenziale, che hanno notato una densa colonna di fumo alzarsi dall’edificio. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, polizia e operatori del 118. Un uomo, nel tentativo di mettersi in salvo, si sarebbe lanciato dal secondo piano riportando gravi fratture e un’intossicazione da fumo: è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Pertini, dove resta ricoverato in terapia intensiva.
Le indagini sono in corso per accertare le cause dell’incendio. Gli investigatori ipotizzano che le fiamme siano state provocate da un fornellino a gas difettoso o da un fuoco di fortuna acceso per scaldarsi durante la notte. I tecnici dell’Arpa Lazio hanno eseguito i rilievi dell’aria per verificare la presenza di sostanze tossiche: i risultati sono attesi nelle prossime ore.
Durante le operazioni di spegnimento e bonifica, durate per tutta la mattinata, molti degli occupanti si sono dati alla fuga nella fitta vegetazione circostante. L’area, spiegano gli agenti, era da tempo considerata un fortino dello spaccio e una discarica a cielo aperto. «La struttura era già sotto osservazione – ha dichiarato Mauro Caliste, presidente del V Municipio – e stiamo seguendo la situazione da vicino. Entro la fine dell’anno partiranno i lavori di demolizione e di recupero dell’area». Caliste ha aggiunto che verrà prestata attenzione anche agli occupanti evacuati, pur riconoscendo che «come già avvenuto in passato, molti potrebbero tornare a occupare gli spazi».
Il complesso, di proprietà di un gruppo bancario fino a poche settimane fa, è stato venduto il 30 ottobre a una società francese che ha presentato un progetto di riqualificazione residenziale con la costruzione di villini e comprensori. Ma l’urgenza resta quella della sicurezza. Gli edifici di via Tallone e del vicino via Raffaele Costi sono stati al centro di numerosi sgomberi negli ultimi anni: quattro dal 2017 a oggi. Nel 2023, proprio all’interno dell’ex fabbrica, era stato trovato un pusher nigeriano ucciso a colpi di arma da fuoco e abbandonato in un carrello della spesa, vittima di una guerra tra bande. Nel 2021, un altro giovane straniero era stato rinvenuto senza vita nella tromba dell’ascensore.
La vicenda di Tor Cervara riporta così sotto i riflettori la questione delle occupazioni abusive nella Capitale, tra degrado, criminalità e rischio costante per la sicurezza pubblica. Le autorità municipali e le forze dell’ordine sono ora chiamate a impedire che, spento l’incendio, la zona torni a essere terreno fertile per illegalità e disperazione.