Monteverde, maniaco molesta una mamma: fermato dai clienti del bar
Attimi di paura venerdì mattina in un bar di via Val Tellina, nel quartiere Monteverde, dove una donna di 35 anni è stata aggredita da un maniaco mentre faceva colazione con altri genitori, dopo aver accompagnato il figlio a scuola. Erano da poco passate le otto quando, in pochi secondi, la consueta pausa caffè si è trasformata in un incubo. L’uomo, già presente nel locale, si è avvicinato alla vittima e l’ha afferrata con forza alle spalle, palpeggiandola in modo violento.
Sorpresa e paralizzata per alcuni istanti, la donna ha lasciato cadere la tazzina nel tentativo di liberarsi, riuscendo infine a divincolarsi e a buttarsi a terra per sfuggire alla presa. Le sue urla hanno immediatamente richiamato l’attenzione degli altri clienti, una decina di persone, molti dei quali genitori che frequentano abitualmente il bar.
Quando i presenti si sono resi conto di ciò che stava accadendo, sono intervenuti con prontezza, circondando l’aggressore e impedendogli la fuga. Nessuna violenza, solo fermezza e sangue freddo: il gruppo lo ha bloccato e costretto a sedersi, mentre qualcuno chiamava la polizia. In pochi minuti è arrivata una pattuglia delle volanti, che ha preso in consegna l’uomo — un cittadino albanese di 40 anni, già noto alle forze dell’ordine.
Davanti agli agenti, l’aggressore ha tentato di minimizzare l’accaduto, ma la vittima e i testimoni hanno fornito una ricostruzione chiara e coerente. “Mi sono sentita abbracciare da dietro, in modo violento. Ho capito subito cosa stava facendo quell’uomo. Ho provato paura, rabbia, disgusto. La fortuna è stata non essere sola: gli altri genitori mi hanno aiutata e lo hanno bloccato fino all’arrivo della polizia”, ha raccontato la donna ancora sotto shock.
L’uomo è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale. Il giudice della Direttissima ha convalidato l’arresto e disposto il trasferimento a Rebibbia, dove rimarrà in attesa di processo.
Nel pomeriggio, la vicenda ha avuto un ulteriore sviluppo. Una giovane donna, entrata nello stesso bar, ha riconosciuto il 40enne mentre veniva portato via dagli agenti: lo aveva visto poche ore prima, quando aveva tentato di afferrarla per un braccio a bordo di un autobus nella stessa zona. “Mi ha seguita per alcuni minuti, cercando di bloccarmi. Sono riuscita a scappare e rifugiarmi in un locale”, ha raccontato la ragazza, che ha sporto denuncia alla polizia.
Gli investigatori stanno ora verificando se l’uomo possa essere responsabile di altri episodi simili a Monteverde o nei quartieri limitrofi. Un episodio che, pur suscitando sgomento, mostra come la solidarietà tra cittadini possa fare la differenza di fronte a situazioni di pericolo, trasformando un momento di paura in una prova di civiltà collettiva.