
Montesacro, a colpi di accetta contro le porte del condominio: arrestato
Scene da film horror in un condominio di via Valsassina, nel quartiere Montesacro a Roma, dove per giorni un giovane armato di accetta ha terrorizzato i residenti, accanendosi contro le porte degli appartamenti. «Mi sembrava di essere dentro Shining», racconta un inquilino, ancora sotto choc. I fendenti erano così violenti da aprire squarci nel legno attraverso i quali gli abitanti vedevano la lama penetrare dall’esterno.
Le aggressioni, ripetute per più sere, hanno raggiunto il culmine mercoledì sera, quando il ragazzo – poi identificato come un 18enne peruviano – ha preso di mira l’abitazione di una famiglia con due bambini di 9 e 11 anni. L’uomo ha iniziato a colpire la porta con furia mentre in casa si stava cenando. I genitori, spaventati, hanno chiamato immediatamente il 112, permettendo un intervento tempestivo della polizia di Stato del commissariato Villa Glori.
Quando gli agenti sono arrivati, alcuni testimoni hanno fornito una descrizione precisa dell’aggressore, che viveva proprio al piano superiore con alcuni parenti. Gli agenti, consapevoli della pericolosità del soggetto, hanno raggiunto la sua abitazione con le pistole d’ordinanza pronte all’uso. Il giovane ha aperto la porta senza opporre resistenza: appariva confuso, disorientato e probabilmente in stato di alterazione. Dietro una coperta, nascosta nell’ingresso, i poliziotti hanno trovato l’accetta usata per colpire le porte, subito sequestrata.
La famiglia vittima dell’attacco è stata accompagnata al commissariato per formalizzare la denuncia. «Siamo stati travolti da una violenza assurda, senza motivo – ha dichiarato il padre –. Abbiamo temuto per la vita dei nostri figli, non capivamo chi potesse odiarci a tal punto». Il ragazzo peruviano, interrogato dagli investigatori, ha ammesso di essere lui l’autore degli atti vandalici. Fin dai primi momenti, tuttavia, gli agenti hanno notato comportamenti incompatibili con uno stato di lucidità: il giovane sembrava non rendersi conto di ciò che aveva fatto.
Il giorno seguente, l’indagato è comparso davanti al giudice per la direttissima a piazzale Clodio. Dopo aver ascoltato la ricostruzione dei fatti e considerata la gravità e la ripetitività delle aggressioni, il magistrato ha disposto per lui il ricovero in un centro psichiatrico.
Il condominio di via Valsassina resta ancora sotto shock. «Abbiamo vissuto giorni di paura, con i rumori dei colpi che risuonavano di notte», raccontano i residenti.