
Roma, aggressione omofoba: violenza contro una coppia gay in un locale

Una nuova aggressione omofoba scuote Roma. La notte del 13 settembre, in un locale di La Storta, un funzionario del Ministero della Difesa di 30 anni, Andrea, e il suo compagno sono stati brutalmente attaccati da due uomini per essersi scambiati un abbraccio e qualche bacio. «Stavamo ballando, ci siamo abbracciati, ci siamo scambiati qualche bacio e questo ci è costato», ha raccontato la vittima in un video appello diffuso sui social.
Secondo la denuncia, i due aggressori hanno colpito alle spalle la coppia: uno con pugni e minacce, l’altro urlando frasi come «fate schifo, vergognatevi, ve ne dovete andare». A placare l’azione è intervenuta una donna che li accompagnava, rivolgendosi però anch’essa con toni sprezzanti. Andrea ha scelto di non lasciarsi intimidire: «Invito tutti coloro che hanno assistito a questa aggressione a inviare una segnalazione: potrebbero fornirci aiuto e sostegno per la denuncia che abbiamo presentato».
La coppia ha chiamato subito i soccorsi e sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione La Storta, che hanno identificato i responsabili. La denuncia è stata trasmessa alla Procura, mentre le vittime hanno ricevuto supporto legale e psicologico dal Gay Help Line, che ha lanciato un appello: «Invitiamo chiunque fosse presente a contattarci, anche in forma anonima, e ad inviare eventuali immagini o video dell’aggressione».
L’episodio si inserisce in una catena di violenze omofobe che ha colpito la Capitale negli ultimi mesi. Sempre il 13 settembre, Alessandro Ansaldo, 25 anni, era stato aggredito lungo corso Vittorio Emanuele II da un branco di ragazzi tra i 16 e i 18 anni. La sua “colpa”? Usare un ventaglio. «Quello più violento mi ha spezzato il ventaglio e dato una raffica di pugni, mentre mi insultavano con frasi irripetibili», aveva raccontato.
Nei giorni successivi un’altra coppia di ragazzi è stata attaccata in via del Corso da un gruppo di giovanissimi in monopattino, riportando lesioni con cinque giorni di prognosi. Infine, un giovane ha denunciato al Gay Center di essere stato aggredito nell’androne di casa da un coinquilino.