Roma, è boom di ricorsi contro gli esami di riparazione svolti a luglio

19/08/2025

Ogni estate, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, si ripresenta il tema degli esami di riparazione per gli studenti con debiti formativi. Quest’anno, però, il numero di ricorsi delle famiglie contro le bocciature sembra in aumento. Il motivo è legato alla scelta di molte scuole di anticipare le prove già a luglio, subito dopo i corsi di recupero. Una decisione che, se da un lato mira a ridurre l’incertezza sul futuro degli studenti, dall’altro lascia tempi strettissimi per prepararsi, alimentando malcontento e contestazioni.

Il meccanismo è noto: se uno studente non raggiunge la sufficienza in una materia, ma la situazione non è tale da giustificare la bocciatura, viene assegnato un debito formativo da colmare prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. Il Ministero dell’Istruzione stabilisce che le prove si debbano svolgere entro l’8 settembre, ma senza fissare date precise, lasciando autonomia alle scuole. La maggior parte sceglie tra fine agosto e inizio settembre, mentre sempre più istituti preferiscono calendarizzare gli esami già a luglio.

Secondo lo studio Rienzi, specializzato in assistenza legale scolastica, i ricorsi sono aumentati soprattutto nei licei del Centro Italia. «Se le prove si svolgono a luglio – spiega l’avvocato Vincenzo Rienzi – lo studente ha pochissimi giorni per recuperare l’insufficienza. Il DM 80/2007 prevede un arco temporale compreso tra il 16 agosto e l’8 settembre. Anticipare troppo rischia di penalizzare gli studenti». La richiesta di molte famiglie è chiara: che gli esami vengano svolti nella finestra prevista dal decreto ministeriale, così da garantire un periodo adeguato per lo studio.

Non tutti i casi hanno possibilità di successo. Gli avvocati distinguono tra studenti che hanno avuto difficoltà costanti durante l’anno, con segnalazioni regolari alle famiglie, e quelli che non hanno ricevuto comunicazioni chiare o tempo sufficiente per colmare le lacune. In quest’ultimo scenario, i ricorsi hanno più chance di vittoria. Se accolti, gli studenti possono sostenere nuovamente l’esame prima dell’inizio delle lezioni oppure, qualora la prova si sia svolta tra fine agosto e settembre, essere ammessi con riserva all’anno successivo.

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