
Roma, commesso aggredito al centro commerciale: “Picchiato perchè gay”

Un’aggressione brutale, improvvisa e, secondo quanto raccontato dalla vittima, motivata dall’omofobia. Un giovane commesso di 23 anni, fino a pochi giorni fa impiegato in un negozio di abbigliamento di un centro commerciale di Roma, ha denunciato alla polizia di essere stato picchiato e minacciato da tre uomini, due dei quali sarebbero addetti alla sicurezza della struttura. Il fatto è avvenuto il 4 luglio, mentre il ragazzo si era recato sul posto per ritirare i buoni pasto dopo le sue dimissioni, formalizzate il 30 giugno.
La vicenda è stata ricostruita nei dettagli nella denuncia presentata al commissariato di Porta Pia. Il 23enne ha raccontato di essere stato assalito alle spalle da tre uomini mentre aspettava il titolare del negozio: “Mi hanno dato gomitate, mi hanno preso per i piedi e uno mi ha afferrato per il collo gridandomi ‘Ti soffoco, ti soffoco’”. Sempre secondo la denuncia, uno degli aggressori avrebbe urlato un insulto omofobo, mentre un altro avrebbe incitato il collega: “Fai bene”. La situazione è degenerata ulteriormente quando uno dei tre avrebbe proposto di portarlo “nello stanzino senza telecamere”.
Il giovane ha cercato di riprendere tutto con lo smartphone, ma il telefono ha fatto partire involontariamente una chiamata d’emergenza al 112, permettendo così alla polizia di intervenire tempestivamente. Sul posto è giunta anche un’ambulanza, che ha trasportato il ragazzo in ospedale, dove gli sono state diagnosticate contusioni ed ecchimosi multiple, con cinque giorni di prognosi.
Il giovane ha raccontato la propria esperienza con amarezza e sgomento: “Non mi è mai successa una cosa del genere. La mia prima sensazione è di disgusto: queste persone hanno l’età di mio padre, che non avrebbe mai fatto una cosa simile”. E ancora: “Ho lavorato due anni in quel centro commerciale. Uno degli aggressori l’ho pure servito come cliente. Ora ho paura a tornare lì, evito anche di lavorare in negozi vicini”.
Tre ex colleghi, citati nella denuncia come testimoni, sarebbero intervenuti in soccorso del giovane durante l’aggressione. Al momento, restano ignoti i motivi precisi dell’attacco, ma si sospetta che possano essere legati all’orientamento sessuale della vittima, data la natura degli insulti e delle minacce. Le indagini sono ancora in corso, con la polizia che ha identificato i presunti aggressori e sta valutando eventuali responsabilità penali.