
Roma, quartieri in rivolta contro la movida fuori controllo

Cartelli con scritte emblematiche come «Tre del mattino urla sotto casa: vorrei urlare anche io dalla disperazione» o «Il diritto al riposo non è barattabile. No alla cultura del bere» sono comparsi ieri pomeriggio a piazza Sempione, sotto la sede del III Municipio. Lì si sono radunati comitati e cittadini provenienti da vari quartieri di Roma, per un sit-in contro la mala-movida. A organizzarlo, le associazioni di Città Giardino, Montesacro, Salviamo Piazza Sempione e la rete per una città vivibile, stanche di essere ignorate dalle istituzioni.
All’iniziativa hanno partecipato anche residenti di zone storicamente colpite dal fenomeno come Trastevere, San Lorenzo, Campo Marzio, Celio, quartiere Trieste e piazza Bologna. Un’assemblea partecipata e determinata, con l’obiettivo dichiarato di ottenere interventi concreti per restituire vivibilità e sicurezza ai rioni romani.
Il punto centrale della protesta è chiaro: più controlli, videosorveglianza, presidi delle forze dell’ordine e fondi adeguati per attuarli. Ma anche chiusure notturne di parchi e limitazioni alle licenze per locali e pub, accusati di contribuire al degrado. “Vogliamo essere ascoltati e questa volta non ci fermeremo alle parole”, ha dichiarato uno dei promotori. “Siamo quartieri diversi, ma uniti dagli stessi problemi. Non si tratta solo di notti insonni: il nostro tessuto urbano si sta sgretolando, i negozi di prossimità spariscono e restano solo birrerie e cocktail bar”, ha aggiunto, chiedendo uno stop alle nuove licenze, soprattutto a Montesacro.
Il grido d’allarme si estende ben oltre piazza Sempione. Da Corso Sempione: “Non è solo il weekend: ogni notte è un inferno. Con l’estate sarà anche peggio. Vogliamo risposte concrete dalle istituzioni”, chiedono alcuni residenti. Anche nei quartieri più centrali, come Trastevere, le piazze principali sono presidiate, ma basta spostarsi di pochi metri per trovarsi tra gruppi di ragazzi ubriachi e musica ad alto volume.
Lo stesso accade a San Lorenzo e piazza Bologna, dove le proteste aumentano: “La situazione è fuori controllo”, denuncia Cristiana De Paolis, del comitato Piazza Bologna. “Le aree più critiche si sono estese a viale Ippocrate, Ravenna e delle Province. Le regole ci sono: ora vogliamo che siano fatte rispettare, con controlli e sanzioni severe”.
La città, stretta tra la libertà del divertimento notturno e il diritto al riposo dei residenti, si ritrova al bivio. Le istituzioni sono ora chiamate a intervenire con decisione per bilanciare i diritti e prevenire il degrado.