
Blitz alla Magliana: sequestrati armi, proiettili e 20 chili di hashish

Un ingente quantitativo di hashish, quasi 20 chili, confezionato con l’immagine iconica di Braccio di Ferro, era pronto per inondare i locali della movida di Trastevere. I piani di J. G., un trentenne romano incensurato, sono stati però sventati dall’intervento della polizia, che lo ha arrestato nel suo nascondiglio segreto alla Magliana.
Nella piccola abitazione, gli agenti hanno scoperto, oltre all’ingente quantitativo di droga, anche 20mila euro in contanti, 51 proiettili e una Smith & Wesson 29, la celebre “44 Magnum” resa immortale dai film sull’ispettore Callaghan con Clint Eastwood.
Le indagini su J. G. erano partite lo scorso febbraio, in seguito all’arresto di uno spacciatore a Trastevere. Gli investigatori hanno iniziato a monitorare i movimenti del sospettato, seguendolo tra Trastevere e la Magliana, fino a decidere di intervenire giovedì scorso. Il blitz del commissariato Trastevere è scattato dopo che il trentenne aveva incontrato due persone, presumibilmente clienti, arrivate sotto casa sua a bordo di una Smart. I poliziotti avevano notato più volte la stessa auto frequentare la zona.
Dopo che i presunti acquirenti si erano allontanati e J. G. era rientrato nell’abitazione, gli agenti hanno bussato alla sua porta. La visita non è stata gradita: J. G. ha tentato con tutte le sue forze di impedire l’accesso, cercando di guadagnare tempo per contattare il suo avvocato. Solo dopo aver concluso la telefonata ha aperto, permettendo agli agenti di perquisire l’appartamento.
Una volta dentro l’alloggio, i poliziotti hanno trovato conferma dei sospetti: l’abitazione era una vera e propria base operativa per lo spaccio. La droga, suddivisa in tre borsoni, era già confezionata per la vendita al dettaglio, e su ogni panetto spiccava l’immagine di Braccio di Ferro. In casa sono stati trovati anche bilancini di precisione e diversi telefoni cellulari utilizzati per i contatti con clienti e fornitori.
La pistola, risultata rubata nel 2019, era stata abilmente nascosta nell’incavo dell’armadio della camera da letto, nella vana speranza di non essere scoperta. Per il trentenne è scattato l’arresto con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di armi e ricettazione.
Rimane ora da chiarire il ruolo delle due persone incontrate da J. G. poco prima del blitz. Le indagini proseguono per identificare eventuali complici e smantellare l’intera rete di spaccio, che sembrerebbe operare tra Trastevere e la Magliana.