
Figlio di un boss della droga arrestato per traffico di anabolizzanti

Alessio Moccia, figlio di Pasquale, noto esponente del clan Moccia di Tor Bella Monaca, è stato arrestato dai Carabinieri della stazione Città Giardino durante un controllo di routine a bordo di una Smart presa a noleggio. Durante il fermo, il giovane ha manifestato evidente nervosismo, suscitando il sospetto delle forze dell’ordine, che hanno deciso di procedere con una perquisizione dell’auto.
All’interno del veicolo, i carabinieri hanno trovato un ingente quantitativo di sostanze dopanti, tra cui testosterone, masterone, stanozololo, trembolone e liotironina, nonché circa 500 euro in contante. Moccia non ha fornito alcuna spiegazione né sul possesso delle sostanze né sul fatto che si trovasse in giro a bordo di un’auto a noleggio in pieno pomeriggio.
Il clan Moccia, attivo nel traffico di stupefacenti a Tor Bella Monaca, è noto per essere coinvolto in attività illecite di vario tipo. Alessio Moccia, già noto alle forze dell’ordine, sembra aver seguito le orme del padre, Pasquale, che ha recentemente attirato l’attenzione delle cronache per un’aggressione a colpi d’arma da fuoco.
Le indagini evidenziano un aspetto preoccupante: la crescente presenza sul mercato delle sostanze dopanti. Sebbene questi farmaci non fruttino le stesse somme del traffico di droga, sono comunque diffusi in ambienti che ricercano prestazioni fisiche migliorate, come il bodybuilding. Le forze dell’ordine hanno recentemente rafforzato le operazioni per combattere questo traffico illegale, che rappresenta una minaccia per la salute pubblica.
Pasquale Moccia, padre di Alessio, è stato coinvolto in vari episodi criminosi e ha recentemente ottenuto i domiciliari dopo essere stato arrestato per una spedizione punitiva a colpi di arma da fuoco. L’occupazione abusiva di un appartamento popolare, nella quale Moccia viveva con la compagna, è stata scoperta dai Carabinieri, che hanno smascherato l’abuso nonostante la sua richiesta di scontare la pena ai domiciliari.
L’arresto di Alessio Moccia conferma il legame con il clan e alimenta i timori sulle attività illegali nella periferia romana, dove il traffico di sostanze dopanti sta diventando una preoccupante realtà parallela al traffico di stupefacenti.