
L’abbraccio di Roma a re Carlo. Bagno di folla in piazza Venezia

A Roma per celebrare vent’anni di matrimonio, re Carlo III e la regina Camilla non hanno nascosto il valore anche politico della visita. «Siamo qui per riavvicinarci a voi», ha dichiarato Carlo nel corso degli incontri istituzionali, evitando riferimenti espliciti alla Brexit ma lasciando intendere un desiderio di riconnessione con l’Europa. Il sovrano ha toccato temi centrali come la sostenibilità ambientale, la guerra in Ucraina e il ruolo geopolitico del Regno Unito, segnando una visita che, pur nei limiti del protocollo, assume una portata straordinariamente simbolica.
Il soggiorno romano della coppia reale ha incluso incontri con il presidente Mattarella, con Giorgia Meloni e con autorità italiane ed europee. Dopo la cerimonia all’Altare della Patria, il Colosseo ha fatto da sfondo alla seconda giornata, guidata dal divulgatore Alberto Angela. Il re e la regina hanno apprezzato le spiegazioni storiche, mentre le Frecce Tricolori e le Red Arrows hanno omaggiato i reali con un sorvolo congiunto. A Villa Wolkonsky, la residenza dell’ambasciatore britannico, la visita si è trasformata in un garden party con esponenti di istituzioni, cultura e società civile, culminando in un toccante incontro tra Camilla e Carolyn Smith, volto noto della tv (è tra i giurati a Ballando con le Stelle) e impegnata nella lotta contro il cancro.
Camilla ha comunicato attraverso dettagli ricchi di significato: la spilla di mughetto indossata nella foto ufficiale dell’anniversario è un simbolo di amore e perseveranza, mentre l’Albert Brooch, dono di nozze del principe Alberto alla regina Vittoria, ha sottolineato la solennità della ricorrenza. Sono gesti che ricalcano la tradizione della regina Elisabetta II, abile nell’uso degli accessori come strumenti diplomatici silenziosi. Re Carlo, da parte sua, ha fatto dichiarazioni indirette anche sulla crisi ambientale, ribadendo il suo impegno per la salvaguardia del pianeta.
Re Carlo III ha colpito per il tono umano e diretto, per la capacità di emozionarsi e per il desiderio sincero di stringere un legame forte con l’Italia. Lo ha fatto con parole, gesti e con la scelta di celebrare a Roma una ricorrenza personale. «Non vediamo l’ora di festeggiare in un luogo così speciale», avevano scritto i sovrani in un post social, suggellando un rapporto che va oltre la diplomazia. Un messaggio che i romani, e più in generale gli italiani, hanno colto con entusiasmo, confermando l’antico fascino della monarchia britannica anche nella Repubblica italiana.