
Caso-Ilaria Sula, la confessione della madre di Mark Samson

Un nuovo, inquietante tassello si aggiunge all’inchiesta sull’omicidio di Ilaria Sula, la 22enne uccisa a Roma lo scorso 26 marzo. Nors Man Lapaz, madre di Mark Samson – l’ex fidanzato della vittima e principale indagato – ha ammesso di aver aiutato il figlio a ripulire le tracce del delitto. Davanti al pm Maria Perna, durante un lungo interrogatorio durato oltre quattro ore, la donna ha raccontato di essere svenuta alla vista del corpo della giovane, per poi uscire a prendere aria e rientrare in casa, aiutando Mark a cancellare il sangue dalla scena del crimine.
“Mi sono accorta della presenza di un’altra persona in casa soltanto la mattina del 26 marzo, quando ho visto due tazze di caffè. Li ho sentiti discutere, poi più nulla. Ho aperto la porta e ho visto la ragazza morta. Sono svenuta”, ha riferito la donna. Le parole di Nors Man Lapaz, unite all’analisi delle celle telefoniche che smentiscono la sua versione iniziale, spingono ora gli inquirenti a valutare l’ipotesi di un concorso in omicidio. Fondamentale sarà l’esito dell’autopsia, per stabilire l’orario della morte e capire se la donna abbia assistito all’agonia della ragazza senza intervenire.
Il figlio, Mark Samson, è in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Dopo una prima confessione, ha preferito non rispondere a ulteriori domande sui genitori, sostenendo di aver agito da solo. Tuttavia, la sua ricostruzione lascia spazio a molti dubbi.
Il giovane ha dichiarato di aver ucciso Ilaria intorno alle 11 del mattino del 26 marzo, ma i dati del traffico telefonico mostrano che il cellulare della vittima smette di trasmettere intorno alle 10.20. È possibile, dunque, che l’omicidio sia avvenuto la sera precedente. Inoltre, una coinquilina della ragazza ha raccontato che, nel pomeriggio del 25 marzo, Mark si era recato nel loro appartamento per accendere il computer di Ilaria e fotografare alcune schermate, tentando anche di portarlo via.
Intanto la difesa di Samson, rappresentata dagli avvocati Fabrizio Gallo e Alessandro Pillitu, sta valutando di richiedere una perizia psichiatrica sul giovane. “Bisognerà capire cosa sia successo nella sua testa e se ci fosse un percorso pregresso”, ha dichiarato uno dei legali. L’avvocato della madre, Paolo Foti, ha sottolineato che “i genitori sono distrutti dal dolore e chiedono sincero perdono”. Ma la magistratura vuole fare piena luce sulle responsabilità di entrambi. E’ da appurare, infatti, se oltre alla madre anche il padre di Mark possa aver avuto un ruolo in questa tragica vicenda.