
Massaggiatore condannato per violenza sessuale a due anni e otto mesi

Una nuova sentenza di condanna ha colpito Salvatore Battaglia, massoterapista romano, già coinvolto in un precedente caso di violenza sessuale. Il tribunale di Roma lo ha condannato a due anni e otto mesi per l’abuso di una modella 21enne, che aveva denunciato l’accaduto nel maggio 2022. L’episodio si sarebbe verificato all’interno dello studio del professionista, nella zona Cornelia della Capitale.
Si tratta della seconda condanna per Battaglia: lo scorso anno era stato riconosciuto colpevole di violenza ai danni di una 55enne, ex agente delle forze dell’ordine, e condannato a sei anni di carcere. Entrambi gli episodi sarebbero avvenuti con modalità simili: le donne si erano rivolte al massoterapista per una seduta e, dopo pochi minuti dall’inizio del trattamento, si sarebbero ritrovate vittime di aggressioni sessuali.
Nel processo, la giovane modella si è costituita parte civile, raccontando ai giudici della prima sezione penale di piazzale Clodio l’esperienza vissuta durante la sua prima seduta. “All’inizio l’ambiente sembrava sereno. Poi ha iniziato a palpeggiarmi e all’improvviso me lo sono ritrovato addosso”, ha spiegato. “È durato tutto pochi istanti, gli ho detto di smetterla ma ero paralizzata”. Alla fine dell’incontro, l’uomo l’avrebbe accompagnata alla porta con un commento inopportuno: “Comunque sei bellissima”.
Dopo aver raccontato quanto accaduto ad alcune amiche, la ragazza ha deciso di sporgere denuncia. Le sue parole hanno dato avvio all’indagine che ha portato all’arresto di Battaglia.
In aula, il massaggiatore ha negato le accuse, pur ammettendo una condotta inappropriata in alcune circostanze. “Non era mia intenzione arrecare danno, mi sono sempre comportato professionalmente. Nel caso della signora ho commesso un errore di valutazione”, ha dichiarato. Secondo la sua versione, avrebbe interpretato alcuni movimenti della paziente come un segnale di consenso, e avrebbe interrotto l’azione non appena resosi conto dell’equivoco.
Nel corso del processo, alcuni ex clienti dell’uomo hanno testimoniato a suo favore, affermando che Battaglia riservava trattamenti più intimi solo a chi aveva dato il consenso esplicito. Tuttavia, nel caso della modella, si trattava della sua prima visita nello studio.
Il pubblico ministero aveva chiesto una pena di sei anni. Il giudice, pur non accogliendo interamente la richiesta, ha riconosciuto la responsabilità dell’imputato, infliggendo una condanna a due anni e otto mesi.