
Roma, ex badante a processo: minacce e aggressioni al marito 79enne

Un incubo fatto di insulti, aggressioni, pedinamenti e minacce di morte. È quanto ha raccontato davanti al tribunale monocratico di Roma un dentista in pensione di 79 anni, vittima della propria moglie, una donna moldava di 22 anni più giovane, ora a processo per violenza privata, lesioni e minacce. La loro storia, iniziata in modo sereno quando lei lavorava come badante della madre dell’uomo, si è trasformata in un dramma familiare culminato nel novembre 2021 con l’espulsione forzata del marito dalla sua stessa casa.
La coppia si era sposata nel 2016 e ha avuto due figlie oggi maggiorenni. Secondo il racconto dell’uomo, in un’occasione la donna, con l’aiuto delle figlie, lo ha buttato giù dal letto e spinto fuori casa in piena notte, lasciandolo solo, in pigiama e ciabatte, al freddo. Riuscito a rifugiarsi in un appartamento di sua proprietà in zona Policlinico, ha cominciato una nuova vita, supportato da una figlia avuta da una relazione precedente.
Ma la violenza non si è fermata lì. L’imputata avrebbe continuato a perseguitarlo, arrivando a farlo pedinare da un investigatore privato e a installare un localizzatore GPS sotto la sua auto. Lo seguiva, lo aspettava davanti ai luoghi che frequentava, lo aggrediva verbalmente e fisicamente, anche in mezzo alla strada. Un episodio inquietante si è verificato nell’ottobre 2022: l’uomo si trovava in zona Prenestina quando, uscendo da una farmacia, si è visto la ex moglie entrare nella sua auto. Nonostante le sue richieste di scendere, lei lo ha colpito alla testa e ha gridato ai poliziotti che l’auto fosse sua.
Secondo quanto riportato dalla Procura, la donna avrebbe anche minacciato il marito per impedirgli di vendere gli immobili acquistati in passato: «Ti ammazzo, ti distruggo, non avrai mai pace con me», si legge tra gli atti. Avrebbe persino cercato, senza successo, di far nominare un amministratore di sostegno per gestire il patrimonio del marito, facendo leva sull’invalidità dell’uomo, colpito da crisi epilettiche causate da un trauma cranico subito da giovane.
L’ex dentista si è costituito parte civile nel processo, assistito dall’avvocato Vittorio Attolino. Il procedimento giudiziario è ancora in corso, ma la sua testimonianza ha tracciato un quadro inquietante di maltrattamenti a lungo taciuti, vissuti in silenzio da un uomo anziano finito nel mirino della persona con cui aveva deciso di condividere la vita.