
Lieve miglioramento per Papa Francesco, resta la prudenza

Le condizioni di Papa Francesco restano stabili e mostrano un lieve miglioramento, come confermato dall’ultimo bollettino medico diffuso dal Vaticano. Il Pontefice continua a rispondere bene alle terapie, non ha avuto episodi febbrili e i parametri clinici sono sotto controllo. Gli scambi gassosi sono migliorati e i valori ematochimici restano stabili. Tuttavia, i medici mantengono la prognosi riservata per prudenza, proseguendo il monitoraggio. Il personale sanitario del Policlinico Gemelli segue con attenzione l’evoluzione della sua condizione, garantendo una sorveglianza costante e un approccio terapeutico mirato.
La risposta positiva ai trattamenti conferma che l’infezione è sotto controllo e che l’organismo del Santo Padre sta reagendo bene. Nonostante la stabilità clinica, i medici hanno deciso di mantenere un atteggiamento cauto, preferendo osservare ancora per qualche giorno l’andamento della ripresa prima di sciogliere la prognosi. Nel frattempo, Papa Francesco prosegue la fisioterapia motoria e respiratoria, fondamentale per supportare la convalescenza.
L’assenza del Pontefice dalle celebrazioni pubbliche non ha fermato l’affetto e il sostegno dei fedeli. Nel pomeriggio, diversi gruppi di volontari si sono radunati davanti al Policlinico Gemelli per manifestare vicinanza al Papa con la preghiera. Tra loro, rappresentanti delle Misericordie d’Italia, giunti da diverse regioni in occasione del Giubileo del Mondo del Volontariato. Guidati dal vescovo emerito di Prato, Franco Agostinelli, hanno recitato il rosario davanti alla statua di San Giovanni Paolo II, simbolo di devozione e speranza per la guarigione del Pontefice.
Nonostante il ricovero, Papa Francesco continua a far sentire la propria voce su temi a lui cari. In un messaggio inviato ai partecipanti al pellegrinaggio del Movimento per la Vita, letto dal cardinale Pietro Parolin nella Basilica Vaticana, il Papa ha ribadito l’importanza di difendere la vita in ogni sua fase, dall’infanzia alla vecchiaia. Ha denunciato il rischio di una cultura dello scarto, sottolineando che una società giusta non può eliminare i nascituri indesiderati, gli anziani non più autonomi o i malati incurabili.
Il Pontefice ha infine incoraggiato i fedeli a proteggere la maternità e le persone più fragili, ricordando che la vita è sacra e ha un valore inestimabile.