
Papa Francesco migliora, ma non è ancora fuori pericolo

Papa Francesco continua il ricovero al Policlinico Gemelli di Roma, con condizioni stabili e segni di miglioramento, ma sotto attenta osservazione per evitare complicazioni. “Il Papa non si può considerare fuori pericolo. È ancora aperta la porta a tutte e due le possibilità ma non è affatto in pericolo di vita. Pensate che, in questo momento, per esempio, è in cappella a pregare”, hanno riferito i medici. Dopo giorni di riservatezza, finalmente è stato reso noto il quadro clinico del Pontefice, con aggiornamenti che rassicurano sulla sua ripresa.
Il professor Sergio Alfieri, già chirurgo di Bergoglio in passato, insieme al dottor Luigi Carbone, ha spiegato le condizioni del Papa, specificando che il rischio principale resta la sepsi. “Tocchiamo ferro ovviamente, poiché il vero rischio è che i germi presenti nei polmoni possano passare al sangue e arrivare ad altri organi, ma ad oggi non ci sono nel sangue questi germi”, ha sottolineato ai cronisti Alfieri.
Durante la degenza, Francesco ha mantenuto la sua routine quotidiana, ricevendo collaboratori, lavorando senza affaticarsi e seguendo gli affari della Chiesa. “Mangia con appetito, dorme bene e si mantiene di buon umore, sottoponendosi a tutte le cure necessarie”, ha aggiunto Carbone. Il Pontefice soffre di una bronchite cronica pregressa, che lo rende particolarmente vulnerabile. La terapia prevede un mix di antibiotici e cortisone per controllare l’infiammazione e facilitare la respirazione. “La situazione è complessa, ma ci sono miglioramenti quotidiani. Abbiamo persino tolto alcuni farmaci”, ha dichiarato Alfieri.
La dimissione di Bergoglio dal Gemelli non ha ancora una data precisa, perchè i medici prevedono un periodo di ricovero prolungato, con monitoraggio costante per scongiurare eventuali complicazioni. L’assenza di immagini del Papa ha alimentato speculazioni e fake news sulle sue reali condizioni, ma il Vaticano ha smentito voci su un presunto incontro di alti prelati per discutere dimissioni papali. “Ci ha pregato di comunicare tutto senza nascondere nulla”, ha ribadito Alfieri, sottolineando la trasparenza nelle comunicazioni ufficiali.