
Ranieri e il futuro della Roma: tra mercato, finanze e piani per la squadra

Il dibattito sul futuro della Roma si infiamma dopo le recenti dichiarazioni di Claudio Ranieri. Sui social, c’è chi lo accusa di aver cambiato idea e chi invece punta il dito contro la proprietà. L’allenatore ha chiarito che il club non ha grandi risorse economiche da investire e che la strategia di mercato sarà legata alla gestione del monte ingaggi e agli accordi con la UEFA. Secondo Ranieri, le aspettative di una “rivoluzione” sono state alimentate da informazioni errate: “A me non hanno detto di rivoluzionare. Chi vi ha fatto filtrare questa cosa non è un nostro amico”. L’allenatore ha spiegato che il club deve aumentare le entrate e limitare le uscite, puntando su giovani talenti e senza oltrepassare i vincoli del Fair Play Finanziario e che per questa ragione ha dovuto soprassedere quando nella finestra di mercato si erano aperte alcune opportunità per irrobustire la rosa.
Ranieri ha poi difeso la gestione della proprietà Friedkin, evidenziando i grandi investimenti già effettuati: “Hanno messo 1.2 miliardi nella Roma e forse ne dovranno mettere un altro per lo stadio. Il FFP impone un tetto agli stipendi e ai trasferimenti. Volevamo Kolo Muani, ma non potevamo prenderlo”. Sul tema delle nuove acquisizioni, ha chiarito di non aver scelto direttamente ogni giocatore, ma di aver dato l’ok ai nomi proposti dallo scouting e dalla dirigenza. Ha anche scherzato sulle continue domande riguardo il futuro allenatore: “Alla fine vi farò lo scherzo… Decido io per il nuovo allenatore. Ci avrò parlato o no?”.
Infine, il tecnico ha parlato della sconfitta contro il Milan, sottolineando che la squadra ha dato il massimo nonostante una prestazione sottotono rispetto alla partita contro il Napoli. “Non sono macchine, hanno dato il massimo e io sono soddisfatto”, ha dichiarato. Per alcuni giocatori, come Hummels e Paredes, ha concesso qualche giorno di riposo per recuperare. Il futuro della Roma appare ancora incerto, ma Ranieri invita alla calma e alla fiducia nella solidità del progetto.