
Addio a Simonetta Avalle, icona della pallavolo romana e pioniera del volley

Si è spenta all’età di 74 anni Simonetta Avalle, storica allenatrice e figura simbolo della pallavolo romana. Un arresto cardiaco ha portato via una donna che ha dedicato l’intera vita alla crescita del volley, soprattutto nelle realtà giovanili e femminili. Il suo nome è legato indissolubilmente al quartiere Tor Sapienza, dove tutto ebbe inizio. Laureata in Lettere e Filosofia, oltre a essere insegnante di liceo, Avalle ha costruito una carriera straordinaria nel mondo dello sport, partendo dal piccolo campo parrocchiale di San Vincenzo De’ Paoli fino ad arrivare ai vertici della Serie A. Proprio nel suo quartiere, allenando un gruppo di ragazze, riuscì a portare la squadra fino alla promozione in Serie A2, un’impresa che la fece notare in tutta Italia. La sua carriera proseguì con la Fincres Roma, società con cui raggiunse l’apice della sua esperienza da allenatrice, conquistando nel 1993 la Coppa CEV, seconda competizione europea per importanza, con un trionfo sulle turche dell’Eczacibasi.
Oltre ai successi in campo, Simonetta Avalle ha lasciato un segno profondo nel mondo del volley come prima allenatrice donna in Serie A1, dopo Liliana Pizzo a Catania. In un ambiente tradizionalmente dominato dagli uomini, Avalle si è affermata con competenza e passione, diventando una delle figure più rispettate della pallavolo italiana. Il suo amore per il gioco non si limitava alla panchina: anche dopo aver lasciato la Serie A nel 2006, continuava a seguire ogni partita, presente sugli spalti del Palazzetto dello Sport per sostenere la Smi Roma Volley. La sua esperienza e la sua capacità di individuare e valorizzare talenti l’hanno resa una delle più apprezzate formatrici del settore. Tra le atlete che ha allenato e lanciato ci sono campionesse come Manuela Leggeri, capitana della Nazionale campione del mondo 2002, e Federica Lisi, moglie del compianto Vigor Bovolenta.
Terminata la carriera ai massimi livelli, Avalle tornò a dedicarsi alle giovani promesse del volley, guidando il Volleyfriends Tor Sapienza e lavorando con il Volleyrò Casal de’ Pazzi. Ha inoltre ricoperto incarichi nella Federazione Italiana Pallavolo, come consigliere nazionale nel quadriennio 2008-2012. La sua eredità non è solo tecnica, ma umana e culturale, un patrimonio che resterà nella memoria di chi ha avuto il privilegio di conoscerla. Il presidente della Fipav, Giuseppe Manfredi, ha voluto ricordarla con parole toccanti, definendola una persona speciale, capace di incarnare i valori più autentici dello sport. La sua scomparsa lascia un grande vuoto, non solo nel mondo della pallavolo, ma in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino.