
Brutto stop per la Lazio, travolta in casa dall’Inter 0 a 6

Se si guardasse solo al risultato, il 0-6 subito dalla Lazio contro l’Inter all’Olimpico apparirebbe come una bocciatura senza appello. Un passivo severo, la peggior sconfitta stagionale, che potrebbe ridimensionare i sogni scudetto dei biancocelesti. Tuttavia, per quanto i numeri siano impietosi, parlare di disfatta totale sarebbe eccessivo. Fino all’episodio del rigore, la Lazio aveva mostrato buone trame di gioco, con mezz’ora iniziale all’insegna della personalità e del controllo. La mancanza di uno sbocco offensivo, dovuta all’assenza di Castellanos, ha penalizzato la manovra. Il Taty, pur non essendo un centravanti stellare, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per gli esterni e per chi gioca tra le linee, come Noslin, che fatica quando deve agire centralmente. Anche Zaccagni, brillante nei primi minuti, si è poi spento, complice un’Inter che ha saputo approfittare degli spazi concessi.
L’episodio chiave della gara è arrivato con il rigore che ha sbloccato il risultato, momento in cui la Lazio ha perso la lucidità necessaria per reagire. A complicare ulteriormente le cose è stata la sostituzione forzata di Gila, attento nelle chiusure fino a quel momento, con l’ingresso a freddo di Gigot. Il francese, non solo poco reattivo, si è anche infortunato poco dopo, costringendo Baroni a reinventarsi una difesa con un solo centrale (Patric, ex terzino) e tre esterni. L’Inter, squadra con una rosa profonda e abituata a giocare ad altissimo livello, ha saputo sfruttare ogni errore dei biancocelesti. Baroni, consapevole delle difficoltà, si è assunto le proprie responsabilità: “La squadra ha ceduto dal punto di vista nervoso – ha ammesso a fine partita – e contro una squadra come l’Inter non puoi permetterti certe disattenzioni. È un incidente di percorso e sono sicuro che lo supereremo”.
Nonostante il risultato pesante, la Lazio non può ignorare i progressi fatti in questa prima fase della stagione. Partita ad agosto con aspettative modeste, la squadra ha dimostrato di poter competere ad alti livelli, come testimoniano le recenti vittorie contro il Napoli. Anche i tifosi biancocelesti hanno mostrato grande maturità: niente contestazioni, solo cori e supporto, a conferma del rapporto solido con squadra e allenatore. Baroni ha sottolineato come la stanchezza e il calendario fitto abbiano influito sul calo mentale: “Non possiamo perdere le distanze così, ma è la prima volta che succede. Sappiamo che dobbiamo lavorare e ripartire subito”. La Lazio paga la differenza di profondità rispetto a squadre come l’Inter, ma può contare su un gruppo che ha saputo superare momenti difficili. La sconfitta deve servire da lezione: Baroni e i suoi giocatori hanno ora il compito di saldare il debito con i tifosi e dimostrare che il 0-6 è stato solo un incidente di percorso.