
Telemarketing selvaggio: boom di truffe e 3.500 reclami in sei mesi

Negli ultimi sei mesi, l’Italia ha registrato un’impennata di truffe legate al telemarketing aggressivo e spesso illegale. Da falsi operatori di aziende energetiche che offrono inesistenti lavori stradali a fantomatiche correzioni di errori in bolletta, il fenomeno continua a mietere vittime, con oltre 3.500 segnalazioni registrate in un semestre. Un problema che mette in luce la difficoltà di identificare e sanzionare i responsabili, complice l’uso di tecnologie sempre più sofisticate per camuffare numeri e identità.
Il cosiddetto “telemarketing selvaggio” sfrutta tecniche diversificate: dallo spoofing, che manipola il numero telefonico per farlo apparire legittimo, al phishing, fino al ricorso a call center esteri che risultano irraggiungibili dalle autorità italiane. Spesso le truffe coinvolgono la raccolta illecita di dati personali, con grave violazione della privacy. Le vittime vengono ingannate tramite offerte di servizi inesistenti o la promessa di agevolazioni economiche mai realizzate.
Nonostante l’introduzione del Registro delle Opposizioni, il sistema pensato per bloccare le chiamate indesiderate non si è rivelato sufficiente. Molti consumatori segnalano che, anche dopo aver iscritto i propri numeri al registro, continuano a ricevere telefonate moleste. Secondo il Garante della Privacy, una soluzione potrebbe essere l’adozione di un protocollo internazionale che certifichi i numeri e garantisca un tracciamento rigoroso di chi effettua le chiamate.
Il governo sta lavorando a un disegno di legge per rafforzare le sanzioni e imporre regole più stringenti alle aziende, ma resta ancora molta strada da fare. Per i consumatori, l’unico rimedio efficace sembra essere quello di mantenere alta la guardia, evitando di fornire dati personali a chiamate sospette, non stipulando contratti al telefono e segnalando immediatamente eventuali violazioni.
La sfida contro il telemarketing selvaggio si gioca su più fronti: dal potenziamento degli strumenti di controllo alla sensibilizzazione dei cittadini. Ma per vincerla, sarà necessario un maggiore impegno normativo e tecnologico.