
Sostegno alle famiglie, verso la proroga del bonus mamma

Il tema della natalità e del sostegno alle famiglie è sempre più al centro dell’agenda politica italiana. Con un calo delle nascite pari al 3,6% rispetto al 2022, come indicato dai dati dell’Istat, e una preoccupante riduzione del 34,2% dal 2008, il governo si appresta a potenziare le misure esistenti per incentivare la crescita demografica. Tra le proposte principali vi è il prolungamento del bonus mamme, una misura già attiva che si affianca all’assegno unico e ad altre forme di sostegno economico alle famiglie con figli.
Il governo sta lavorando a un ampliamento dell’assegno unico per le famiglie e a una revisione dei parametri dell’Isee per rendere più accessibili i benefici, con un occhio di riguardo alle famiglie numerose. Oltre a questo, si prevede un’estensione dei congedi parentali, con l’obiettivo di favorire una migliore conciliazione tra vita lavorativa e familiare. Secondo i piani esecutivi, le lavoratrici che hanno figli potrebbero ottenere un ulteriore sgravio fiscale, mentre i contributi per le aziende che agevolano la permanenza delle lavoratrici madri nel mercato del lavoro saranno potenziati.
Una delle principali sfide che il governo intende affrontare è il supporto ai comuni a rischio di calo demografico. Molti di essi, infatti, non riescono a garantire una copertura completa dei servizi per l’infanzia, come gli asili nido, la cui offerta risulta insufficiente per oltre il 33% della popolazione interessata.
I congedi parentali, come rilevato dall’Inps, sono maggiormente utilizzati dalle lavoratrici con contratti a tempo determinato, soprattutto in aziende di grandi dimensioni. L’intento del governo è estendere questo beneficio anche ai padri, per creare una maggiore equità nella gestione familiare. Questi strumenti, insieme agli investimenti nel settore delle infrastrutture per l’infanzia, mirano a garantire una copertura più capillare e un accesso facilitato ai servizi essenziali per le famiglie.
Nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), verranno messi a disposizione fondi significativi per il miglioramento delle infrastrutture e l’ampliamento dei servizi per l’infanzia. Si prevede, inoltre, una maggiore semplificazione delle procedure per accedere ai bonus mamme e all’assegno unico, con l’introduzione di misure più inclusive.
La lotta contro il calo delle nascite richiede un approccio sistemico, che consideri non solo l’aspetto economico, ma anche quello sociale. Il rafforzamento del welfare familiare è una delle chiavi per invertire la tendenza negativa e creare un contesto più favorevole per le nuove generazioni. In questo contesto, il 2025 potrebbe essere un anno cruciale per verificare l’impatto delle nuove politiche.