
L’inaugurazione dell’Ecomuseo del Parco di Centocelle slitta a Febbraio 2025

L’Ecomuseo del Parco di Centocelle, destinato a diventare un nuovo punto di accesso all’area verde da via Casilina, non sarà inaugurato come previsto a settembre 2024. L’apertura, inizialmente programmata per questo mese, è stata posticipata a febbraio 2025 a causa di ritardi nella consegna dei materiali. L’annuncio è stato dato dall’assessore capitolino all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, durante una visita all’ex stazione di servizio appena espropriata, dove sorgerà la sede del museo.
L’esproprio del rudere è costato al Comune circa 400 mila euro e altre aree saranno acquisite nei prossimi mesi, in particolare quelle che la Cassa Depositi e Prestiti ha accettato di cedere. Come spiegato dall’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, l’obiettivo è una riqualificazione complessiva del parco, trasformandolo in un’area verde degna di una grande città, simile a Central Park a New York. Tuttavia, il Parco di Centocelle versa attualmente in uno stato di degrado, tra erba alta, bivacchi di senzatetto e rifiuti abbandonati.
Il sindaco Roberto Gualtieri ha assicurato che, una volta completati i lavori, il parco sarà vigilato per evitare ulteriori degradi. Tuttavia, restano irrisolti i problemi legati ai 15 autodemolitori incendiati nel 2022, ancora presenti nell’area. La loro rimozione e la conseguente bonifica del terreno richiederanno tempo, e solo uno degli impianti ha avviato autonomamente le operazioni di pulizia.
L’area è stata scelta come location per alcuni degli eventi principali del Giubileo 2025, tra cui il Giubileo degli Ammalati, previsto per aprile. Tuttavia, permangono incertezze sui tempi per la completa riqualificazione del parco, un progetto che richiede oltre 10 milioni di euro, finanziati in parte con fondi giubilari e PNRR comunali.
Il primo passo è stato compiuto con l’esproprio dell’ex stazione di servizio, che diventerà un punto informativo con caffetteria e sale espositive. Intanto, il Comune sta affrontando la bonifica di una discarica abusiva nell’area tra via del Flauto e via Collatina Vecchia, dove sono accumulati circa mille tonnellate di rifiuti. Questo intervento, insieme ad altri avviati dall’amministrazione Gualtieri, dimostra la necessità di ulteriori risorse per ripulire Roma, una sfida che richiede anche il supporto economico e giudiziario per affrontare efficacemente il problema dei rifiuti nella capitale.