
Dybala come Totti ha detto no ai soldi per amore di Roma

Dybala come Totti ha detto no ai soldi per amore di Roma.
Dybala come Totti
“Grazie Roma”… Ecco l’addio via social di Paulo Dybala. Poi, la riga successiva: “Ci vediamo domenica”. E’ il clamoroso finale in cui tutti i tifosi giallorossi speravano ma nel quale, però, nessun credeva più. E invece è successo. Paulo Dybalaha ha detto no alla faraonica proposta all’Arabia Saudita e fa esplodere di gioia all’ora di cena il popolo romano, sponda giallarossa.
Le trattative con l’Al-Qadsiah si sono defi nitivamente interrotte intorno alle 19: prima arenate, complice la difficoltà dei due club nel trovare un accordo sul prezzo del cartellino, e poi definitivamente naufragate con il ripensamento del numero 21.
«Grazie Roma, ci vediamo domenica». Così, via Istagram, la Joya nell’incredulità generale intorno alle 20.30 di ieri sera, giovedì 22 agosto 2024, urbi et orbi (a Roma e al Mondo), annuncia la sua scelta. Un dietro fronte che entrerà nella storia del calciomercato moderno: perché la Joya ha deciso di lasciare sul tavolo un contratto di tre anni da 70 milioni di euro, dopo aver detto sì agli arabi soltanto 36 ore prima. Un sì, sofferto, per certi verso lacerante, dopo otto giorni di intense riflessioni, di cui Paulo evidentemente non è mai stato pienamente convinto.
Troppo grande l’amore per il popolo giallorosso, così profondo l’affetto dei tifosi romanisti che ieri lo avevano atteso sotto al sole di Trigoria poco dopo aver salutato De Rossi e i suoi compagni di squadra. Avevano circondato la sua auto all’uscita dal centro sportivo. Tutti a caccia di un ultimo ricordo, una selfie, uno scarabocchio sulla pelle da lavare il più tardi possibile, pur di dilatare il più in là nel tempo possibile il ricordo del loro campione. E invece, l’asso argentino ha deciso di trasformare in coriandoli il contratto multimilionario e riconsegnarsi a un popolo adesso ancora di più ai suoi piedi. Adesso è davvero l’imperatore pro-tempore della squadra.
Che qualcosa non tornasse lo si era intuito tastando il polso dei negoziati tra la Roma e l’Al-Qadsiah. In mezzo a tanta ricchezza (8 milioni erano previsti per l’entourage di Dybala) il club giallorosso era l’unica componente a rischiare di rimanere a mani vuote. Una torta dorata dalla quale estrarre la fetta più piccola per la Roma: almeno questa era la convinzione degli arabi, innescata da qualche ottimista vicino all’argentino. Non dimentichiamo che Dybala, dalla Juventus, era arrivato a Roma a parametro zero.
L’offerta da tre milioni di euro per il cartellino è stata così respinta già nella notte di mercoledì, la richiesta dei giallorossi rimane di 12 milioni come da clausola rescissoria scaduta lo scorso mese. Una cifra che fin da subito spiazza il club arabo, inizialmente intenzionato a raggiungere quel valore sommando solo le commissioni per i procuratori più un semplice indennizzo in favore del club.
Nella decisione hanno pesato sicuramente i consigli della mamma e della neo moglie Oriana, il numero 21 ha partorito gradualmente la decisione di un clamoroso dietrofront e non ha perso tempo a comunicarlo al suo entourage.
E le lacrime amare dell’addio si sono trasformate in lacrime di gioia. E ora Dybala potrà essere affiancato al vero re di Roma, Francesco Totti, altro numero 10 che rifiutò a sorpresa di firmare un ricchissimo contratto propostogli dal Real Madrid per giurare amore eterno la Roma.