
Malagrotta, l’incendio che spaventa la città: fiamme, diossina e caos rifiuti

L’Arpa ha annunciato risultati entro 48 ore, chiusi gli uffici della Regione Lazio: finestre chiuse e invito a non usare i condizionatori.
C’è stato un pericolo incendio negli impianti di Malagrotta. La nube di fumo carica di diossina si è alzata intorno alle 17:30 di ieri interessando “alcuni capannoni di trattamento dei rifiuti“, riferiscono i vigili del fuoco. “Si tratta di un disastro ambientale di dimensioni incalcolabili“, ha dichiarato il presidente del XI municipio di Roma, Gianluca Lanzi. E c’è anche il danno per il già precario ciclo dei rifiuti di Roma.
Le fiamme sembravano inizialmente domabili e sotto controllo: intorno alle 19:00 però il rogo si è propagato, arrivando a coinvolgere la cosiddetta vasca di contenimento dei rifiuti. Da quel momento in poi sull’area si è levata una nube di fumo altissima, un inquietante fungo, visibile da chilometri di distanza.
Il Comune di Roma raccomanda, “a titolo precauzionale, alla popolazione presente nel raggio di un chilometro dalla zona dell’incendio di: non sostare nei pressi dell’area interessata dall’incendio; mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti; non utilizzare al momento i condizionatori d’aria“. L’Arpa spiega che “nelle prossime 24/48 ore si avranno i primi riscontri a partire dalle centraline fisse”, aggiungendo la raccomandazione di tenere chiuse le finestre. Il timore della nube ha spinto la Regione Lazio a firmare un atto con cui si dispone la chiusura degli uffici della Pisana.