
Meravigliosa scoperta: trovata l’ara di Valeria Laeta, un’adolescente del II secolo d.C.

Rinvenuti anche dei frammenti del sarcofago a vasca, in marmo bianco.
“Nel corso di indagini archeologiche in via Luigi Tosti è tornato alla luce un colombario di piccole dimensioni, probabilmente ipogeo. Oltre all’ara funeraria dedicata alla giovanissima Valeria, è stato ritrovato un sarcofago in marmo bianco con una decorazione a bassorilievo raffigurante una scena di caccia. L’edificio è apparso fortemente danneggiato forse dagli interventi di urbanizzazione degli anni ’30 del Novecento”. A renderlo noto, la Soprintendenza speciale di Roma. Valeria Laeta aveva 13 anni e 7 mesi quando è deceduta. La sua storia è ricostruita sula lapide di marmo rinvenuta nel quartiere dell’Appio Latino.
L’edificio in questione faceva parte di una necropoli dell’antica via Latina, di cui fanno parte urne cinerarie murate nelle pareti, sepolture ad inumazione ed una serie di frammenti marmorei. L’ara della giovane Valeria, su cui campeggia la scritta “Valeria P F Laeta vixit anni XIII m VII” è stato rinvenuto a due metri di profondità, nel corso di alcuni scavi propedeutici alla bonifica idrica che Acea ato2 deve effettuare sulla strada. Lo scavo è stato curato dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, con la direzione scientifica di Angelina De Laurenzi e condotto da Archeo di Fabio Turchetta.
Rinvenuti anche dei frammenti del sarcofago a vasca, in marmo bianco. Sulla decorazione in bassorilievo si vede una scena di caccia, con un leone sovrastato a sinistra dal cavallo di un cacciatore, di cui restano solo le zampe anteriori, e da un cane. L’ipogeo era realizzato nel banco di tufo era caratterizzato da murature in opera cementizia ricoperta da un paramento in laterizio. Le pareti invece erano rivestite di intonaco dipinto di giallo e rosso.