
Verso una PA più equa: 190 milioni per colmare il divario salariale

Da anni, la Pubblica Amministrazione centrale convive con una marcata disomogeneità retributiva. A fronte di stipendi tabellari uniformi per pari qualifica, emergono significative differenze nel cosiddetto “salario accessorio” – bonus, premi e incentivi – creando una distinzione tra amministrazioni statali “ricche” e “povere”.
Storicamente, le Agenzie fiscali, in particolare l’Agenzia delle Entrate e i Monopoli, si sono distinte per la maggiore disponibilità di fondi da destinare a queste voci retributive aggiuntive. All’estremo opposto, il Ministero della Giustizia ha spesso lamentato una carenza di risorse, sfociata anche nella “fuga” di personale amministrativo attratto dalle migliori condizioni economiche offerte altrove.
Per affrontare questa disparità, il governo, con un decreto sulla Pubblica Amministrazione firmato dal Ministro Paolo Zangrillo, ha stanziato 190 milioni di euro. L’obiettivo è distribuire queste risorse tra i ministeri in modo da avvicinare il salario accessorio riconosciuto ai dipendenti di ciascuna amministrazione ai livelli osservati nelle Agenzie fiscali.
Secondo Antonio Naddeo, presidente dell’Aran (l’Agenzia per la contrattazione pubblica), questa misura porterà a un incremento retributivo medio del 3,15% per i beneficiari. Tale aumento si aggiunge al recente +6% derivante dal rinnovo del contratto di lavoro per il triennio 2022-2024.
Un’analisi condotta da Il Messaggero, basata sui dati del Conto annuale del Pubblico impiego della Ragioneria generale dello Stato, ha stimato l’impatto potenziale di questa distribuzione ministero per ministero. Il “benchmark” è rappresentato dal salario accessorio medio annuo delle Agenzie fiscali, pari a circa 6.724 euro, ovvero poco più di 560 euro mensili.
I funzionari del Ministero della Giustizia risultano essere i più distanti da questo valore, con una necessità di incremento del salario accessorio di circa 480 euro mensili per allinearsi. Seguono i dipendenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (circa 465 euro in più al mese) e del Ministero dell’Interno (circa 401 euro in più).
Incrementi più contenuti sono previsti per i ministeri dell’Ambiente (310 euro), del Lavoro (283 euro) e degli Affari Esteri (240 euro). In una posizione di quasi allineamento si trovano i funzionari dei ministeri della Cultura, del Made in Italy e della Salute. Curiosamente, per i ministeri dell’Economia e del Turismo non si prevedono adeguamenti, avendo già un salario accessorio superiore a quello delle Agenzie fiscali.
L’erogazione dei 190 milioni avverrà attraverso uno o più decreti della Presidenza del Consiglio, di concerto con il Ministro per la PA e quello dell’Economia. Il Ministro Zangrillo ha espresso l’intenzione di procedere in tempi brevi per dare concreta attuazione a questa importante misura di equità nella Pubblica Amministrazione. La distribuzione effettiva delle somme sarà definita attraverso la contrattazione integrativa con i sindacati, amministrazione per amministrazione.