
Usura, allarme in crescita: tante richieste d’aiuto, poche denunce

L’emergenza legata all’usura continua a espandersi, soprattutto a Roma, dove le richieste di aiuto da parte delle vittime hanno registrato un incremento del 10% nei primi sei mesi del 2024. Le principali categorie coinvolte sono famiglie a basso reddito e piccole e medie imprese, già colpite duramente dalla crisi economica post-pandemia e ora costrette a fare i conti con i rincari dovuti alla guerra in Ucraina. Molte attività, strette dalla morsa dei debiti e della necessità di mantenere operatività e consumi, si rivolgono ai centri di aiuto come l’Ambulatorio Antiusura di Confcommercio. Tuttavia, poche vittime trovano il coraggio di denunciare.
L’aumento delle segnalazioni è significativo, ma resta una realtà sommersa: la paura delle ritorsioni e la vergogna di ammettere la propria situazione bloccano molti nel silenzio. Solo una piccola parte di coloro che si rivolgono agli sportelli antiusura arriva alla denuncia formale. Secondo i dati, a Roma si registrano più casi di usura rispetto ad altre città italiane, come Napoli e Milano, con circa 700.000 piccole e medie imprese che hanno chiuso i battenti a causa della crisi e delle pressioni del mercato nero del credito.
Gli usurai approfittano delle difficoltà economiche e delle urgenze delle persone, offrendo prestiti che rapidamente si trasformano in trappole. La situazione è preoccupante e molti dei nuovi casi emergono da quartieri come Tor Bella Monaca, già segnati da alti livelli di criminalità e povertà. Si tratta di un fenomeno che rischia di dilagare, soprattutto nelle periferie, dove le famiglie e i piccoli commercianti si trovano senza alternative e finiscono nelle mani degli strozzini.
Per cercare di frenare il fenomeno, l’Ambulatorio Antiusura si sta impegnando non solo nell’ascolto e nel supporto delle vittime, ma anche nella prevenzione e sensibilizzazione. Attraverso una stretta collaborazione con le forze dell’ordine e le associazioni locali, si cerca di offrire alle vittime non solo una via legale per uscire dalla spirale dell’usura, ma anche supporto psicologico, spesso fondamentale per rompere il ciclo della paura e del silenzio.
Nonostante l’aumento delle richieste di aiuto, il quadro resta critico: le vittime di usura, infatti, continuano a preferire il silenzio alla denuncia, lasciando che l’emergenza si diffonda ulteriormente.