
Ultras Roma, guerriglia a Nizza: 102 arresti e rischio stop Uefa alle trasferte

La prima trasferta europea stagionale della Roma è stata segnata non solo da una partita combattuta in campo, ma soprattutto da gravi episodi di violenza fuori dallo stadio. Le strade di Nizza si sono trasformate in teatro di scontri tra ultras giallorossi, tifosi francesi e forze dell’ordine. Il bilancio finale è pesante: 102 arresti, decine di armi improprie sequestrate e 13 tifosi romanisti ancora detenuti in carcere, in attesa di processo. Una situazione che rischia di avere conseguenze dirette anche sul futuro europeo della squadra.
Gli scontri sono esplosi nella serata di martedì, tra piazza Garibaldi e il parcheggio Sulzer, dove centinaia di tifosi romanisti, molti dei quali vestiti di nero e a volto coperto, si sono fronteggiati con i rivali del Nizza. La polizia francese ha sequestrato coltelli, martelli, spranghe, bastoni e persino giubbotti antiproiettile. Secondo le autorità, l’intervento di 400 agenti e gendarmi ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente. La notte successiva non è stata più tranquilla: auto danneggiate, pensiline distrutte e nuove tensioni hanno confermato un clima da vera e propria guerriglia urbana.
Dei 102 fermati, 89 sono stati rilasciati nelle ore successive con il divieto di tornare nelle Alpi Marittime per i prossimi sei mesi. Diversa la sorte per i restanti 13 tifosi romanisti, considerati parte del gruppo ultrà e accusati di aver organizzato gli scontri. Per loro le accuse vanno dalla “partecipazione a un assembramento in preparazione di violenze” al “possesso di armi vietate”, fino all’“associazione per delinquere per commettere violenze aggravate”. Il procuratore di Nizza, Damien Martinelli, ha sottolineato che “gli elementi raccolti fanno ipotizzare un ruolo organizzativo da parte di alcuni degli arrestati”. La loro udienza è stata fissata per il 26 novembre, mentre nel frattempo restano in detenzione provvisoria.
La situazione ha suscitato grande preoccupazione nei vertici dell’Uefa, già allarmati da precedenti episodi legati al tifo giallorosso, come i disordini di Budapest nel 2023 e gli scontri di Bilbao lo scorso marzo. Secondo indiscrezioni, l’organizzazione europea starebbe valutando un divieto di trasferta per i tifosi della Roma, valido almeno fino alla fine della fase a gironi di Europa League. Un provvedimento che porterebbe alla chiusura del settore ospiti nelle prossime partite di Glasgow (contro Celtic e Rangers) e ad Atene contro il Panathinaikos, trasferta considerata ad alto rischio anche per la rivalità con gli ultras dell’Olympiacos.
Le immagini dei tifosi incappucciati, i lanci di oggetti nel cuore di Nizza e il rinvenimento di armi pesanti pongono un’ombra sulla stagione europea della Roma e rischiano di compromettere non solo l’immagine del club, ma anche la possibilità per i tifosi giallorossi di seguire la squadra fuori dall’Italia.