
Torna all’antico splendore la Fontana della Barcaccia

La Barcaccia di piazza di Spagna è tornata a rinfrescare uno dei salotti più iconici di Roma. Dopo ottanta giorni di restauro, la celebre fontana barocca scolpita da Pietro Bernini, con il probabile contributo del figlio Gian Lorenzo, è stata riattivata in una cerimonia che ha visto la presenza del sindaco Roberto Gualtieri. Un evento che ha attirato turisti, cittadini e curiosi, riuniti sotto la scalinata di Trinità dei Monti per ammirare di nuovo i giochi d’acqua della “dama bianca” di Roma.
La fontana, realizzata nel 1626 su commissione di papa Urbano VIII Barberini, torna a mostrare i suoi toni originari, rimossi dal tempo e dallo smog. “Ci restituisce i bianchi originali”, ha dichiarato Gualtieri, elogiando l’intervento come parte di un più ampio piano di recupero di cinque fontane storiche del centro. Durante l’inaugurazione, il primo cittadino ha ironizzato con i presenti: “Ora mi sposto anch’io per vedere meglio il gioco d’acqua. È più divertente”.
L’intervento ha riguardato la pulizia e la riattivazione dei delicati meccanismi idraulici dell’opera, concepita per raccogliere l’acqua che fuoriesce da due soli interni – simbolo della casata Barberini – e da quattro bocche a forma di cannone. La fontana, ispirata alle chiatte che un tempo risalivano il Tevere per attraccare al porto di Ripetta, si distingue per la posizione incassata nella piazza, dovuta alla quota delle condutture dell’Acqua Vergine che ancora oggi la alimentano.
Nonostante la riapertura ufficiale, la Barcaccia è stata nuovamente transennata poche ore dopo per motivi di sicurezza: stasera, infatti, si gioca Lazio-Bodø/Glimt allo Stadio Olimpico e, dopo gli sfregi del 2015 da parte dei tifosi del Feyenoord, la Questura ha deciso di proteggerla in via preventiva da eventuali atti vandalici.
La Barcaccia, oltre a essere un’opera d’arte, fu concepita come fontana pubblica, con funzione idraulica e ornamentale. Ha vissuto numerosi restauri nel corso dei secoli, gli ultimi nel 2013 e 2014, seguiti da altri interventi dopo i danneggiamenti di pochi anni fa. Il sovrintendente Claudio Parisi Presicce ha illustrato i dettagli tecnici dell’opera e dei suoi simboli, dagli stemmi papali alle api Barberini.
Quella di ieri è stata una tappa simbolica nella corsa della Capitale verso l’Anno Santo 2025. Una città in continuo mutamento, tra cantieri e restauri, che si prepara ad accogliere milioni di pellegrini e turisti. La rinascita della Barcaccia, come ha sottolineato lo staff del sindaco, è solo un tassello di una visione più ampia: un restauro della bellezza urbana e della fiducia civica.