
Roma, via libera al termovalorizzatore di Santa Palomba

Un passo avanti decisivo per la gestione dei rifiuti nella Capitale. È stata aggiudicata in via definitiva la realizzazione del termovalorizzatore di Santa Palomba, come annunciato ieri dal Campidoglio. L’opera sarà realizzata da un raggruppamento di imprese guidato da Acea Ambiente con una quota del 57%, affiancata da Suez (30%), Inova (9,9%), Vianini (3%) e Rmb (0,1%).
Il via libera è giunto dopo il nulla osta della società di certificazione incaricata. Contestualmente, Roma Capitale e RenewRome, la società che gestirà l’impianto per i prossimi 33 anni, hanno firmato il contratto di concessione.
L’apertura dei cantieri è prevista entro l’estate, con l’obiettivo di rendere operativo l’impianto nella seconda metà del 2027. Nei prossimi mesi si svilupperà la fase del progetto esecutivo e si completeranno gli adempimenti tecnici necessari. Una volta operativo, il termovalorizzatore sarà in grado di trattare 600mila tonnellate annue di rifiuti indifferenziati e non riciclabili.
Il progetto del termovalorizzatore è parte integrante del Piano rifiuti approvato nel 2023, con l’obiettivo di raggiungere il 70% di raccolta differenziata e azzerare il ricorso alle discariche. La nota del Campidoglio sottolinea che l’iniziativa prevede anche la creazione di un parco dell’economia circolare, un’area attrezzata con spazi per la ricerca, coworking, una serra, un giardino pubblico e una torre panoramica di oltre 70 metri. Saranno inoltre realizzati quattro impianti ausiliari per il recupero delle ceneri pesanti, un impianto fotovoltaico, una rete di teleriscaldamento e un sistema sperimentale per la cattura dell’anidride carbonica.
L’impianto produrrà calore ed elettricità per circa 200 mila famiglie, recuperando annualmente 10mila tonnellate di acciaio, 2mila di alluminio e 1.600 di rame. «Inquinerà meno di una strada trafficata,» aveva dichiarato nei mesi scorsi il sindaco Roberto Gualtieri. «Con un investimento di un miliardo di euro – aggiunge la nota del Campidoglio – la Capitale potrà finalmente avere la certezza degli sbocchi per lo smaltimento dei rifiuti a un costo inferiore rispetto a quello attuale per il trasporto in Italia o all’estero.» Attualmente, una parte significativa dei rifiuti romani viene trasportata nel nord Italia o in altri paesi europei.
«Con questa aggiudicazione compiamo un passo in avanti decisivo per realizzare una gestione del ciclo dei rifiuti autonoma, moderna e sostenibile che Roma attendeva da troppo tempo,» ha affermato il sindaco Roberto Gualtieri, secondo cui «il termovalorizzatore, insieme alla nuova rete di impianti per il riciclo della frazione organica e di carta e plastica, consente di superare un sistema inefficiente ed inquinante basato su discariche e su trasferimenti costosi verso impianti lontani. Siamo ora nelle condizioni di raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata, e di trattare in modo sicuro la frazione residua con tecnologie all’avanguardia in grado di ridurre di oltre il 90% l’impatto ambientale del ciclo dei rifiuti di Roma.»
Anche l’amministratore delegato di Acea, Fabrizio Palermo, ha espresso soddisfazione: «Siamo soddisfatti per aver ottenuto il via libera alla realizzazione del termovalorizzatore di Roma, passaggio fondamentale per l’avanzamento di un progetto fortemente innovativo. L’impianto di Santa Palomba sarà l’infrastruttura più all’avanguardia d’Europa. Acea capofila della società di progetto RenewRome conferma così il proprio impegno a supporto della Capitale, in un settore importante come la valorizzazione dei rifiuti.»