
Sicurezza nei bed and breakfast a Roma: il nodo delle key box

La questione della sicurezza nei bed and breakfast di Roma torna al centro del dibattito, soprattutto in vista del Giubileo. A dicembre, i vigili urbani avevano avviato la rimozione delle key box – le cassettine utilizzate per il self check-in – per garantire un controllo diretto sull’identità degli ospiti. Tuttavia, l’intervento della procura di Roma ha bloccato questa iniziativa, sottolineando che prima di procedere con i sequestri sarebbe stato necessario verificare se il proprietario dell’alloggio avesse effettuato personalmente il check-in. Il problema, però, rimane irrisolto. Secondo il comandante dei vigili urbani di Roma, Mario De Sclavis, è fondamentale garantire che il titolare della struttura o un suo addetto riceva l’ospite di persona, al fine di rispettare la normativa e assicurare maggiore sicurezza.
La legislazione italiana impone ai gestori delle strutture ricettive di verificare le generalità degli ospiti e di comunicare i dati alla Questura entro il giorno successivo all’arrivo. Questa disposizione è sancita dall’articolo 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (Tulps). Per rafforzare queste misure, a fine novembre il ministero dell’Interno ha introdotto l’obbligo del check-in di persona nei b&b, superando di fatto il sistema delle key box. In seguito a questa circolare, i vigili urbani di Roma hanno avviato le rimozioni delle cassettine. Tuttavia, la procura ha congelato tutto, sollevando dubbi sull’efficacia della misura. Il problema principale resta la difficoltà di controllare chi accede alle strutture tramite self check-in remoto, rendendo più complesso garantire la sicurezza nella città.
La querelle sulle key box si inserisce in un contesto più ampio legato alla gestione dei bed and breakfast nella Capitale. Aprire un b&b a Roma è oggi molto semplice: basta presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (Scia), demandando i controlli successivi alle autorità competenti. Tuttavia, la macchina dei controlli spesso risulta insufficiente a causa della carenza di personale. Attualmente, nella Capitale si contano 44.399 b&b, secondo i dati del ministero del Turismo. Nel 2024, i vigili urbani hanno effettuato 3.500 controlli su tutte le attività ricettive, scoprendo oltre 250 strutture abusive. Con l’arrivo del Giubileo, l’esigenza di garantire un controllo efficace sull’identità degli ospiti diventa cruciale per la sicurezza pubblica. L’obiettivo è ridurre il rischio di irregolarità e abusi, assicurando che ogni struttura rispetti le norme vigenti per tutelare cittadini e turisti.