
Sicurezza fai-da-te a Trastevere: spuntano le ronde di quartiere

A Trastevere, quartiere al centro di continui episodi di malamovida e di microcriminalità, sono comparsi volantini che offrono un servizio insolito: ronde di quartiere per garantire sicurezza a residenti e negozianti. “Non vi sentite sicuri a rientrare a casa la sera? Il tuo palazzo o quartiere non è sicuro? Contattaci”, recitano i manifesti, distribuiti su circa cinquemila automobili nella zona. L’iniziativa è gestita da un’agenzia di vigilanza privata con sede a Casal Lumbroso, che propone servizi di pattugliamento notturno e accompagnamento a domicilio.
Come funzionano le ronde
Il titolare dell’agenzia, Riccardo, spiega il meccanismo: “Offriamo vigilanza su strada o scala per scala. È una soluzione che al Nord funziona già, ma qui a Roma è ancora poco conosciuta. I nostri operatori sono in divisa, riconoscibili, e rappresentano un deterrente per i ladri. Non fermiamo i criminali né interveniamo fisicamente: il nostro compito è osservare e segnalare eventuali problemi alle forze dell’ordine”.
Le ronde sono già attive in vari quartieri di Roma, tra cui Cassia, Tuscolano e Portuense, dove sono stati coinvolti interi condomìni e gruppi di famiglie. “In certe zone pattugliamo due vie di notte, mentre al Portuense 460 famiglie si sono unite per condividere i costi del servizio”, aggiunge Riccardo.
Costi e organizzazione
Ma quanto costa questo servizio? La vigilanza notturna, calcolata su una presenza di otto ore al giorno, ha un costo complessivo di circa 8.471 euro al mese, Iva inclusa. “Per abbattere i costi, bisogna coinvolgere più residenti: con 300 famiglie il prezzo si riduce a circa 15 euro al mese per nucleo, praticamente il costo di una pizza”, sottolinea il titolare. L’agenzia si occupa anche di servizi di portierato e sicurezza per eventi, ma considera le ronde l’unica vera soluzione per strade sicure.
Il fenomeno delle ronde private
L’aumento di iniziative simili solleva interrogativi sul ruolo della sicurezza privata e sulle difficoltà delle forze dell’ordine a garantire un controllo capillare del territorio. Per molti cittadini, soprattutto nelle aree più colpite dalla micro-criminalità, queste soluzioni rappresentano un’alternativa per vivere più serenamente.
Mentre i volantini continuano a circolare per le strade di Trastevere, il dibattito resta aperto: la sicurezza può essere davvero affidata a privati, o è compito esclusivo dello Stato?