
Sicurezza alimentare, più controlli e formazione dopo la tragedia al Pigneto

La morte improvvisa di una studentessa americana, avvenuta dopo aver consumato un panino in un locale del Pigneto, ha scosso Roma e dato nuovo impulso alla lotta per la sicurezza alimentare. L’episodio ha evidenziato lacune nei controlli e nella formazione del personale del settore della ristorazione, ponendo in primo piano il tema della gestione degli allergeni, sempre più cruciale in una città che accoglie milioni di turisti ogni anno. In risposta all’accaduto, il Campidoglio e le Asl hanno deciso di intensificare le verifiche sul rispetto delle normative, rafforzando le attività ispettive attraverso operazioni congiunte tra polizia locale e servizi di igiene degli alimenti.
Saranno incrementati i controlli nei pubblici esercizi, con particolare attenzione alla corretta esposizione delle informazioni sugli allergeni e alla prevenzione della contaminazione crociata. Le verifiche riguarderanno anche l’origine degli alimenti, la tracciabilità dei prodotti e l’igiene generale degli ambienti. In caso di irregolarità, le sanzioni possono arrivare fino a 24 mila euro. Già in passato alcuni locali, come uno nell’area di piazza Navona, sono stati chiusi temporaneamente per gravi violazioni, tra cui l’assenza di etichette sugli allergeni.
Il problema, però, è più profondo e riguarda la preparazione degli addetti. Secondo le associazioni di categoria, la carenza di personale qualificato è una delle principali criticità del settore. La formazione, a partire dagli istituti alberghieri, è ritenuta fondamentale per prevenire casi simili a quello che ha coinvolto la giovane vittima. «Bisogna investire su formazione e conoscenza, anche delle lingue straniere», ha dichiarato Claudio Pica, presidente di Fiepet Confesercenti Roma. Una comunicazione più chiara e consapevole con i clienti, soprattutto quelli stranieri, è ormai indispensabile per garantire standard di sicurezza adeguati.
Nel frattempo, si moltiplicano le richieste di voucher formativi e corsi specifici per tutto il personale coinvolto nella filiera della ristorazione. L’obiettivo è evitare che disattenzioni o incomprensioni possano trasformarsi in tragedie. In una città proiettata verso il Giubileo 2025, la sicurezza alimentare diventa quindi una priorità irrinunciabile per proteggere residenti e turisti.