
Sgombero in viale Pretoriano: installati cancelli anti-clochard

Nelle prime ore dell’alba di lunedì mattina è scattata l’operazione di sgombero in viale Pretoriano, nei pressi delle Mura Aureliane. Un’area storicamente occupata da senzatetto e rifugi di fortuna è stata liberata in un blitz congiunto di vigili urbani e polizia locale. Circa trenta tende sono state rimosse, mentre diciannove persone sono state identificate e condotte alle strutture competenti per ulteriori accertamenti. Tra queste, nove risultavano in condizioni di irregolarità. Alcuni degli occupanti si sono allontanati spontaneamente, mentre altri sono stati invitati a farlo dagli operatori presenti.
L’intervento fa parte di un progetto più ampio volto alla riqualificazione dell’area attorno alla stazione Termini e lungo le Mura Aureliane, un luogo spesso considerato critico per la presenza di senzatetto e le condizioni di degrado. Al termine dell’operazione, sono stati installati i primi cancelli e ringhiere anti-clochard, progettati per impedire nuovi accessi e favorire il ripristino della sicurezza e del decoro urbano. “Ogni giorno, con dedizione e professionalità, le forze dell’ordine operano per garantire sicurezza e dignità nelle nostre strade”, ha dichiarato ai media il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, che ha elogiato gli operatori per l’efficacia dell’intervento.
L’area di viale Pretoriano e delle Mura Aureliane, negli ultimi anni, è stata al centro di numerose segnalazioni di degrado e malessere sociale, in particolare per la presenza di insediamenti di fortuna. Le autorità locali stanno cercando di trovare un equilibrio tra la necessità di garantire la sicurezza dei residenti e quella di offrire soluzioni di accoglienza adeguate per le persone senza fissa dimora. Il Comune di Roma, in collaborazione con la Croce Rossa e le associazioni di volontariato, ha predisposto strutture temporanee di accoglienza per chi è stato allontanato, ma molti degli occupanti si rifiutano di usufruirne.
Il progetto, inserito in un più ampio piano di riqualificazione della zona, prevede anche la creazione di nuovi spazi pubblici e la sistemazione dell’area archeologica. L’operazione è stata fortemente voluta dall’amministrazione locale anche per prevenire eventuali nuove occupazioni e garantire il rispetto delle normative di sicurezza urbana. Tuttavia, non mancano le critiche. Esponenti del Partito Democratico e di associazioni locali hanno espresso preoccupazione per la mancanza di soluzioni a lungo termine per i senza fissa dimora, sottolineando che lo sgombero non risolve il problema alla radice.
Nonostante le difficoltà operative e la delicatezza della situazione, l’intervento ha ottenuto il plauso del prefetto Giannini, che ha ribadito l’impegno delle forze dell’ordine nel mantenimento della legalità e della sicurezza. La riqualificazione dell’area continuerà nelle prossime settimane, con l’obiettivo di restituire alla città uno dei suoi spazi storici e al contempo di tutelare la dignità delle persone coinvolte.