
Settecamini ostaggio di una baby gang: vandalismi e sassi contro i bus

La comunità di Settecamini vive un clima di terrore e tensione a causa delle continue incursioni di una baby gang, composta da giovanissimi che, con atti vandalici e comportamenti violenti, stanno mettendo in ginocchio il quartiere. Il gruppo, attivo soprattutto nelle ore serali, ha preso di mira autobus, edifici e spazi pubblici, gettando i residenti nella paura e nell’esasperazione.
Uno dei primi episodi si è verificato contro il bus 041, con lanci di sassi che hanno danneggiato il mezzo e messo a rischio la sicurezza dei passeggeri. La situazione è poi degenerata con attacchi a edifici residenziali e alla scuola primaria Antonio Nuzzo, dove i vandali hanno rotto il citofono e la centralina elettrica. «Non ci sentiamo più sicuri», raccontano alcuni residenti del quartiere, che riferiscono come il gruppo continui a lanciare oggetti contro le finestre e a disturbare il riposo dei cittadini anche in piena notte.
Gli episodi di vandalismo hanno subito un’escalation negli ultimi giorni. Tra gli atti più gravi, si segnala l’uso di un estintore rubato per imbrattare le pareti condominiali e il lancio di escrementi contro le finestre. Sui muri del quartiere sono comparse anche scritte antisemite e simboli neonazisti, che hanno ulteriormente esasperato gli abitanti. «Hanno preso di mira anche gli spazi pubblici, e la situazione è ormai insostenibile», aggiunge ancora un residente, preoccupato per la frequente presenza della gang sotto casa.
L’indignazione dei cittadini si è trasformata in una richiesta alle autorità locali per un presidio fisso di polizia. Gianluca Saracino, presidente del gruppo “Settecamini Libera”, ha espresso l’urgenza di un intervento delle forze dell’ordine per ripristinare la sicurezza nel quartiere. «Abbiamo paura di uscire di casa, soprattutto di sera. Non è accettabile che un gruppo di ragazzini possa mettere in scacco l’intera comunità», ha dichiarato ai media Saracino, che ha chiesto la presenza di una stazione mobile dei carabinieri o della polizia nelle vicinanze.
In risposta all’ondata di vandalismi, i residenti si sono organizzati per incontri con le autorità e le forze dell’ordine, chiedendo azioni concrete per contrastare la gang e riportare la tranquillità nel quartiere. Per ora, però, gli interventi sembrano insufficienti, e la paura continua a crescere. Sui social media, i cittadini raccontano episodi sempre più frequenti di violenza e atti intimidatori, evidenziando come questa situazione abbia creato un clima di forte insicurezza tra le famiglie e le persone più anziane.