
Sabaudia, aereo precipita durante un volo di addestramento: morti 2 militari

Una missione addestrativa si è trasformata in tragedia nei cieli del Lazio. Un velivolo dell’Aeronautica Militare è precipitato nel territorio di Sabaudia, all’interno del Parco Nazionale del Circeo, causando la morte di due militari: il colonnello Simone Mettini, 48 anni, comandante di Stormo ed esperto pilota istruttore, e l’allievo Lorenzo Nucheli. Le cause dell’incidente restano ancora da chiarire. In una nota ufficiale, l’Aeronautica ha confermato che l’aereo stava svolgendo un’esercitazione di routine. Le operazioni di soccorso sono state immediate, ma non hanno potuto evitare il tragico bilancio.
Il dramma ha scosso profondamente il Paese. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso la sua vicinanza: «Ho appreso con profonda costernazione e sincera commozione del tragico incidente. Chiedo di far giungere ai familiari e alla forza armata i miei sentimenti di cordoglio, solidarietà e intensa partecipazione al dolore». Parole di lutto e solidarietà sono arrivate anche dalla premier Giorgia Meloni: «La mia vicinanza e quella del governo alle famiglie delle vittime, all’Aeronautica Militare e a tutta la Difesa». Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha definito la notizia motivo di «profondo dolore», aggiungendo: «Ho espresso le condoglianze al Generale Conserva e a tutta l’Arma Azzurra. Un pensiero commosso ai familiari delle vittime». Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha ricordato i due caduti con parole toccanti: «Si dice che un pilota non muore mai, vola solo più in alto, ma non posso nascondere il profondo dolore per la notizia della tragica scomparsa. A nome di tutta la Difesa, esprimo il più sincero e commosso cordoglio».
Il colonnello Simone Mettini, originario di Forlì e residente ad Aprilia, era al comando del 70° Stormo dal luglio 2024. Con oltre vent’anni di carriera alle spalle, rappresentava una figura di riferimento per la formazione dei piloti a livello nazionale e internazionale. Diplomato in Scienze Politiche all’Università di Napoli Federico II, aveva intrapreso la carriera militare ancora prima di concludere gli studi, distinguendosi per competenza e senso del dovere. La sua esperienza spaziava dall’attività operativa all’organizzazione gestionale, con ruoli ricoperti anche all’estero.
Le Forze Armate lo hanno ricordato come «un uomo delle istituzioni, con un profondo senso dello Stato, che lascia un vuoto difficile da colmare». Accanto a lui, la giovane vita di Lorenzo Nucheli, spezzata durante un percorso di formazione che lo avrebbe portato a diventare uno dei futuri piloti dell’Arma Azzurra.