
Roma, stupro al Tufello: studentessa violentata da tre nordafricani
Roma è di nuovo scossa da un episodio di violenza che riapre il dibattito sulla sicurezza urbana, soprattutto nelle ore notturne. Una studentessa fuori sede di 23 anni ha raccontato di essere stata aggredita e stuprata da tre uomini di origine nordafricana nella notte tra sabato e domenica, nei pressi della stazione della metropolitana Jonio, nel quartiere Tufello. La procura ha immediatamente aperto un fascicolo per violenza sessuale di gruppo e le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo e della Compagnia Montesacro procedono senza sosta per risalire agli aggressori, fuggiti subito dopo i fatti.
La ragazza stava tornando a casa poco dopo la mezzanotte quando, percorrendo la scalinata di via del Gran Paradiso, sarebbe stata bloccata da tre uomini sbucati dal buio. Secondo quanto riferito ai sanitari dell’ospedale Pertini, la giovane non ha avuto il tempo di accorgersi di nulla fino all’aggressione improvvisa. «Mi hanno aggredita alle spalle», avrebbe riferito sotto choc, aggiungendo che i suoi assalitori non hanno mai pronunciato una parola. Due l’avrebbero immobilizzata mentre il terzo abusava di lei, per poi abbandonarla in strada prima di allontanarsi rapidamente. È stata una passante a notarla e ad accompagnarla al pronto soccorso, facendo scattare l’allarme.
Gli accertamenti clinici eseguiti al Pertini hanno evidenziato lesioni fisiche compatibili con una violenza sessuale. La testimonianza della giovane è ora al vaglio degli investigatori, che stanno passando al setaccio tutte le informazioni disponibili. Nella zona dell’aggressione non sono presenti telecamere, un elemento che complica le ricerche e costringe gli inquirenti ad allargare il perimetro dell’analisi alle vie circostanti. Le telecamere della metropolitana non avrebbero ripreso uomini con le caratteristiche fornite dalla vittima, facendo ipotizzare che gli aggressori si trovassero già all’esterno e avessero colto l’occasione al momento dell’uscita della ragazza.
Il caso arriva a poco più di un mese dallo stupro avvenuto al parco di Tor Tre Teste, riaccendendo il dibattito non solo sulla violenza contro le donne ma anche sulla sicurezza delle aree urbane più esposte. Le reazioni politiche sono state immediate. «Roma nelle ore notturne non è una città sicura, soprattutto per le donne», ha dichiarato Luisa Regimenti, segretario di Forza Italia Roma, chiedendo investimenti urgenti in tecnologie di sorveglianza avanzata. Anche dal Campidoglio arriva un appello chiaro. «Quando parliamo di sicurezza urbana parliamo della libertà di noi donne», ha affermato l’assessore alle Pari opportunità Monica Lucarelli, sottolineando la necessità di un intervento strutturale e di maggiori risorse statali per presidiare stazioni e snodi metropolitani.
La capogruppo del Pd in Assemblea Capitolina, Valeria Baglio, ha ribadito la richiesta già avanzata al governo: «Servono maggiori risorse per il pattugliamento notturno». La città resta dunque profondamente scossa mentre le indagini proseguono, nella speranza di identificare e fermare al più presto i tre violentatori.
M.M.