
Roma, scritte antisemite sulla serranda di un panificio kosher a Marconi

Torna lo spettro dell’antisemitismo nella Capitale. Ieri mattina, nei pressi di viale Marconi, una scritta carica di odio è apparsa sulla saracinesca di un panificio kosher: «Ebrei di m… bruciate tutti». Parole vergognose, vergate con la vernice spray, su cui ora indaga la polizia. Poco distante, in via Avicenna, un’altra scritta dello stesso tenore era già stata coperta dai proprietari di un negozio. Il clima nel quadrante Sud-Ovest della città — tra Marconi, Magliana, Monteverde e Trastevere — si fa sempre più teso, soprattutto in un’area dove vivono e lavorano molte famiglie della comunità ebraica romana.
Già dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, molti esponenti della comunità avevano modificato le proprie abitudini per paura di ritorsioni. Alcuni fedeli avevano smesso di recarsi in sinagoga con gli abiti della tradizione, come i lunghi cappotti neri e la kippah, per non attirare attenzioni indesiderate. «Il clima è diventato pesante, non possiamo vivere nella paura», spiegano alcuni negozianti. Una paura rinfocolata anche da altri gesti provocatori: sabato scorso, a Trastevere, le pietre d’inciampo dedicate alle vittime della Shoah sono state coperte con adesivi recanti i nomi di morti palestinesi a Gaza, un’azione rivendicata dal collettivo “Frà Tau”. Il gesto è avvenuto poche ore prima del grande corteo pro-Palestina partito da Porta San Paolo e diretto a San Giovanni.
«Mi auguro che tutto il Consiglio condanni con forza questa violenza, che è un insulto alla storia e alla civiltà», ha dichiarato Marco Palma, consigliere di Fratelli d’Italia dell’XI Municipio, chiedendo un innalzamento dei livelli di sicurezza attorno al panificio e alle strutture dell’Ospedale Israelitico in via Veronese e via Fulda. Sulla stessa linea Gianluca Lanzi, presidente del Municipio, che ha espresso solidarietà al titolare del negozio, Ariel: «Rabbrividisco di fronte a simili episodi, che ci riportano ai tempi più bui della nostra storia. Purtroppo cresce nel nostro Paese un clima di odio e intolleranza che dobbiamo respingere con forza».
Nel quartiere le forze dell’ordine hanno già rafforzato i controlli nelle zone considerate più sensibili, come la sinagoga di piazza San Pantaleo. Alcuni commercianti, temendo di essere presi di mira, hanno scelto di rivolgersi anche a servizi di vigilanza privata. Il messaggio di odio apparso sulla serranda di un panificio romano riaccende un allarme che la città non può permettersi di ignorare.