
Roma, raffica di multe sulla Laurentina: rivolta contro i nuovi autovelox

In pochi giorni ha ricevuto tredici multe, perdendo punti sulla patente e accumulando oltre settemila euro di sanzioni. È la storia di Debora, che ogni mattina esce alle quattro per andare al lavoro in centro. “Sapevo che il limite era di 90 km/h e solo dopo le prime quattro multe ho scoperto che lo avevano abbassato a 50 km/h e che avevano installato cinque autovelox, due dei quali lungo delle discese”, racconta. Il tratto interessato è quello di via Laurentina, lungo circa otto chilometri, dal cimitero fino al bivio delle Quattro Strade, al confine con Pomezia. I dispositivi elettronici sono stati attivati a dicembre in orario notturno e da gennaio funzionano ventiquattr’ore su ventiquattro, portando a un’ondata di sanzioni che ha colpito centinaia di automobilisti. I residenti chiedevano maggiore sicurezza, viste le numerose vittime della strada, ma ora contestano la misura. “La Laurentina è una strada extraurbana a scorrimento veloce, eppure il limite è stato abbassato drasticamente”, afferma Lorella Seri, presidente del comitato di quartiere Cinque Colline. “In alcuni tratti diventa impossibile rispettarlo, soprattutto in discesa. I tir si avvicinano e lampeggiano se vai troppo piano. Preferisco cambiare percorso anche se impiego più tempo”.
Molti automobilisti stanno valutando il ricorso, assistiti dal Codacons. “Abbiamo un canale aperto e ci stanno aiutando”, spiega Pasquale Laurito del comitato. “Siamo tutti lavoratori e per molti di noi perdere la patente sarebbe un problema enorme”. Tra coloro che hanno impugnato le multe c’è chi non aveva mai perso punti in vita sua, ma che in pochi giorni ne ha visti decurtare cento. “Ho ricevuto dieci sanzioni per quasi novemila euro”, racconta. “Capisco l’importanza della sicurezza, ma dieci multe per un tratto di strada provinciale con limiti assurdi? Alcune sono da 737 euro, due addirittura da 1.100 perché ho superato i sessanta all’ora”.
Intanto, molti residenti stanno segnalando agli automobilisti la presenza degli autovelox appendendo lenzuola ai bordi della strada. L’attivazione dei dispositivi, infatti, è avvenuta a mesi di distanza dall’installazione, cogliendo di sorpresa chi percorre abitualmente la Laurentina. “L’informazione non è stata così capillare”, sottolinea Laurito. Il comitato Cinque Colline accusa le autorità di “accanimento” e chiede che il limite venga rivisto almeno a 70 km/h. “Abbiamo raccolto oltre duemila firme con una petizione”, annuncia Seri. “Vogliamo interventi strutturali per mettere in sicurezza la strada, non un sistema che punisce gli automobilisti senza risolvere il problema”. In passato, per denunciare la pericolosità della via, i residenti avevano appeso ai guardrail manichini con tute insanguinate, un’iniziativa simbolica per attirare l’attenzione sulle troppe vite spezzate lungo la Laurentina.