
Roma, palpeggia una donna al bar: condannato a 2 anni per violenza sessuale

Condanna a due anni di carcere per violenza sessuale a carico di un edicolante di 60 anni, riconosciuto colpevole di aver palpeggiato una donna in un bar di Roma. La sentenza è arrivata mercoledì dal Tribunale della Capitale. La vicenda risale alla mattina del 30 gennaio 2022, quando Luisa (nome di fantasia), ex assistente di volo di 58 anni, si trovava al bancone della caffetteria. Secondo quanto emerso in aula, l’uomo, entrato nel locale con un secchio e uno straccio, avrebbe agito repentinamente, toccando il fondoschiena della donna. La vittima, rimasta sconvolta, ha immediatamente lasciato il bar per poi rivolgersi ai carabinieri e sporgere denuncia.
Tutto era iniziato qualche settimana prima, quando l’uomo aveva offerto aiuto a Luisa per gonfiare la ruota della bicicletta. Un gesto cortese che però aveva anticipato un comportamento sempre più inopportuno: battute pesanti e tentativi di contatto fisico, fino al gesto che ha portato alla condanna. Durante il processo, la difesa ha cercato di ridimensionare l’accusa, ipotizzando che il contatto fosse accidentale, forse causato da uno sbilanciamento dell’uomo mentre teneva degli oggetti in mano. Tuttavia, per i giudici della quinta sezione penale, l’episodio è risultato chiaro nella sua dinamica e nella sua gravità.
La sentenza, che include un risarcimento di 4mila euro per la vittima, ha inasprito la richiesta iniziale del pubblico ministero, fissata a un anno e quattro mesi. La pena è sospesa a condizione che l’uomo partecipi a un corso di recupero comportamentale per un anno. Il caso riaccende il dibattito sulla valutazione della durata e della volontà di atti di questo tipo, soprattutto alla luce di un precedente del luglio 2023, in cui un bidello era stato assolto per un fatto simile. «Una sentenza pesante», ha commentato l’avvocato dell’imputato, annunciando l’intenzione di ricorrere in appello.