
Roma: Muore Accattone, lo storico membro della Banda della Magliana

Antonio “Accattone” Mancini, figura chiave della Banda della Magliana e noto pentito, è deceduto a 75 anni. Mancini, insieme a Giuseppucci e Sabatini, ha guidato la banda per oltre 25 anni, mantenendo il controllo sulla malavita della Capitale.
La sua storia criminale affonda le radici nell’infanzia trascorsa nella Roma della borgata e della precarietà. Cresciuto in un contesto dove il denaro scarseggiava, Accattone ha vissuto un’infanzia segnata dal degrado e dalla lontananza dal centro cittadino, separato da una realtà poco conosciuta.
Da giovanissimo, Accattone è diventato un ladro d’auto, affrontando periodi di detenzione minorile senza mai dimenticare gli abusi subiti né la determinazione a emergere nel mondo del crimine organizzato.
Il suo ingresso nella sfera del crimine organizzato è avvenuto grazie alla musica e a Gianfranco Urbani, aprendogli le porte della malavita romana. Grazie alle sue abilità e al suo ruolo di “er drizzatorti”, Accattone è diventato una figura temuta, visitando coloro che avevano debiti con la banda, a volte addirittura nelle loro abitazioni.
Poi la fortuna finisce, da Accattone si diventa “infame” dopo i primi di una lunga fila di colloqui con i magistrati che aiuteranno a ricostruire, seppur con notevoli lacune, la storia della banda Romana per eccellenza
La sua storia ha ispirato registi e scrittori, rappresentando una figura emblematica della criminalità romana. Mancini ha tentato di redimersi, collaborando con le autorità e cercando di riscattare i suoi crimini nel corso della sua vita.
Le ultime notizie dalla Capitale in diretta Fonte: La Repubblica