
Roma, il piano del Campidoglio per salvare le edicole storiche

Il Comune di Roma si prepara ad approvare un atto fondamentale per tutelare le edicole storiche del centro, molte delle quali rischiano la rimozione per presunta incompatibilità con le normative attuali. La prossima settimana, la giunta capitolina discuterà un provvedimento che punta a salvaguardare 48 chioschi del Municipio I. Il documento fornirà agli uffici indicazioni pratiche per intervenire in modo differenziato, tenendo conto della specificità dei singoli casi.
Tra le soluzioni previste ci sono lo spostamento della segnaletica orizzontale anziché dei chioschi stessi, la revisione del Piano generale del traffico urbano e l’aggiornamento di regolamenti comunali ritenuti ormai troppo rigidi. L’obiettivo è quello di adattare le regole alla complessità attuale della città, evitando rimozioni forzate e, dove necessario, prevedendo indennizzi o misure di sostegno per gli edicolanti.
L’intervento, coordinato dall’assessora alle Attività produttive Monica Lucarelli con il supporto diretto del sindaco Roberto Gualtieri, vuole anche distinguere tra chi continua a svolgere un servizio di pubblica utilità e chi, invece, ha trasformato il chiosco in un punto vendita turistico, vendendo souvenir, cartoline o utilizzando lo spazio come semplice sportello bancomat. Per queste ultime realtà si annuncia una linea dura, volta a tutelare il decoro urbano e a preservare l’identità delle vere edicole.
Parallelamente, si lavora con la Sovrintendenza capitolina per risolvere le questioni legate alle distanze dai monumenti, e con l’assessorato alla Mobilità per rivedere i vincoli legati alla viabilità. Il Campidoglio valuta anche incentivi per chi sarà costretto a ridurre le dimensioni del chiosco o a spostarsi. Il confronto con i Municipi è costante, soprattutto con il Municipio I, dove i margini di manovra sono più ristretti a causa della conformazione delle strade.
Infine, sul tema delle gare pubbliche legate alla direttiva Bolkestein, l’amministrazione conferma che saranno inevitabili ma intende introdurre criteri premianti per chi possiede il chiosco da molti anni, garantendo così continuità e tutela del servizio. Un passo importante per difendere un mestiere in crisi che, per molti cittadini – anziani in particolare – rappresenta ancora un insostituibile punto di riferimento quotidiano.