
Roma, i disagi del tram 8, tra maltempo e malfunzionamenti

Il tram 8, che collega il Casaletto a Piazza Venezia, torna a fare i conti con i problemi cronici legati alla stagione invernale e al maltempo. Pioggia e foglie spinte a terra dal vento creano un manto scivoloso sui binari, causando difficoltà nella salita da Trastevere a Monteverde. La riattivazione della linea il 2 dicembre, insieme alle tratte 2 e 3, non ha evitato i disservizi, con utenti costretti a lunghe attese. Secondo Gianluca Donati di Faisa Cisal, un ulteriore problema è la mancata attivazione automatica delle sabbiere, fondamentali per migliorare l’aderenza delle ruote sui binari. Atac ha minimizzato, definendo i problemi “episodi isolati”, risolti con pulizie straordinarie e l’impiego di bus sostitutivi.
Nonostante le aspettative dei residenti e dei turisti, la riapertura del tram 8 ha sollevato più critiche che apprezzamenti. Episodi di corse interrotte, come alla stazione Trastevere, hanno lasciato molti passeggeri insoddisfatti, portandoli a rimpiangere i bus sostitutivi considerati più rapidi. Donati sottolinea che delle 28 vetture programmate ne circolano in media solo 22, diradando le frequenze. Le sigle sindacali hanno denunciato una carenza di mezzi e le aggressioni verbali subite dai macchinisti, chiedendo interventi urgenti per garantire sicurezza e regolarità del servizio. Atac, dal canto suo, ha dichiarato che le uscite sono in linea con quanto previsto, ma i problemi rimangono evidenti, soprattutto durante le giornate di maltempo.
La gestione del tram 8 evidenzia la necessità di soluzioni strutturali. Il vecchio sistema di sabbiatura automatica, che in passato garantiva maggiore sicurezza, oggi richiede attivazione manuale, rallentando le operazioni. Intanto, i residenti di Monteverde e Trastevere continuano a discutere online sulle criticità del servizio, confrontandosi su ritardi e modifiche delle frequenze. Molti, come Michelle, esprimono nostalgia per gli autobus sostitutivi, considerati più affidabili e veloci. Atac ha promesso interventi mirati per ridurre al minimo le interruzioni, ma i problemi strutturali e organizzativi sembrano richiedere un approccio più incisivo per restituire efficienza a una linea tanto attesa quanto problematica.