
Roma, guerriglia urbana tra latinos e bengalesi a Cinecittà: ferito un uomo

Notte di terrore a Cinecittà, dove via Flavio Stilicone si è trasformata in un campo di battaglia. Venerdì sera, una rissa tra due gruppi di giovani — latinos e bengalesi — è degenerata in una guerriglia urbana, con spranghe, bottiglie, pietre, sedie e persino picconi lanciati in strada. Il bilancio è di un ferito grave: un 47enne del Bangladesh, colpito alla spalla con un piccone e ricoverato in codice rosso al Policlinico Tor Vergata, dove resta sotto osservazione ma non in pericolo di vita.
Erano circa le 23.30 quando un gruppo di sudamericani, per lo più peruviani, ha raggiunto un bar-minimarket gestito da bengalesi in via Stilicone. Secondo i testimoni, la lite è scoppiata per futili motivi, forse legati all’alcol, e in pochi istanti si è trasformata in una rissa di massa. «Erano almeno una cinquantina», hanno raccontato i residenti ai carabinieri, intervenuti per sedare gli scontri.
Il proprietario del locale, insieme ad altri connazionali, si è barricato dentro il bar mentre i vetri andavano in frantumi sotto la pioggia di sassi e bottiglie. In strada, i contendenti hanno continuato a colpirsi e a lanciarsi oggetti di ogni tipo, tra le urla dei passanti terrorizzati. «C’era chi correva a destra e chi a sinistra, uno girava in bici con un piccone in mano. Sembravano pazzi», racconta Ilaria, una residente che ha filmato parte della scena dalla finestra di casa.
Quando le pattuglie sono arrivate sul posto, la maggior parte dei partecipanti era già fuggita. Sul terreno sono rimasti solo il 47enne ferito, il proprietario del bar e pochi testimoni. «È gente che si vede spesso in zona, molti vivono nei palazzi occupati», hanno riferito alcuni abitanti ai militari.
Gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire i fatti, analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza e i video girati dai residenti. L’obiettivo è identificare i partecipanti e comprendere cosa abbia scatenato la violenza. Al momento, le ipotesi al vaglio sono diverse: una faida tra gruppi rivali per il controllo del territorio, regolamenti di conti per vecchie ostilità, oppure un’azione punitiva dei latinos contro la comunità bengalese. Sullo sfondo, un possibile scontro economico tra chi gestisce le occupazioni abusive dei palazzi e chi controlla market e bar della zona.
Nel quartiere, tra Cinecittà e Don Bosco, cresce la preoccupazione per una violenza urbana sempre più frequente. Solo nell’ultimo anno, la stessa via Stilicone era già stata teatro di un episodio simile. «Siamo schiacciati tra due gruppi che si stanno impossessando del territorio», denuncia al Messaggero Tiziana Siano, presidente del Comitato di quartiere Don Bosco, chiedendo un intervento deciso da parte delle istituzioni.
I cittadini invocano più controlli delle forze dell’ordine, un sistema di videosorveglianza capillare e la liberazione dei palazzi occupati, divenuti focolai di tensione. «Ormai non si vive più – aggiunge Siano – serve una risposta immediata prima che ci scappi il morto».