
Roma: 200kg di rame sequestrato: l’oro rosso è al centro della guerra tra bande per lo smercio illegale

Roma: Il traffico sotterraneo del rame: un business rischioso che piace alle attività criminali, pronte ad uccidere, rubare e gambizzare per l’Oro Rosso che sta infiammando le strade della Capitale, sempre più affossata dalla malavita.
La notte scorsa, un’operazione fulminea dei Carabinieri ha sventato un tentativo di furto di 200 kg di rame presso la centrale Montemartini di via Ostiense a Roma. L’uomo arrestato, un romeno di 46 anni già noto alle forze dell’ordine, è ora accusato di furto aggravato in concorso. Ma cosa si nasconde dietro questi furti di rame? Questo non è un episodio isolato; è un riflesso di un problema più grande e insidioso che coinvolge il traffico di questo prezioso metallo.
Il rame è diventato una merce preziosa sul mercato nero, con un valore che spesso supera quello dell’oro. Le centrali elettriche, i siti di costruzione e le infrastrutture pubbliche sono diventati bersagli frequenti per i ladri di rame, che agiscono con metodi sempre più sofisticati. Nel caso di ieri, l’uomo arrestato aveva forzato il cancello d’ingresso della centrale Montemartini, penetrando nei sotterranei della struttura per sottrarre il metallo prezioso.
Le indagini preliminari rivelano un possibile coinvolgimento di una rete organizzata di trafficanti di rame. Il modus operandi utilizzato suggerisce una pianificazione attenta e una conoscenza approfondita del sito. Il furto di rame non è solo un crimine isolato; è parte di un business illecito che coinvolge ricettatori, intermediari e, talvolta, anche operatori delle stesse industrie coinvolte.
Il problema si estende ben oltre il territorio di Roma. La domanda crescente di rame sul mercato nero ha alimentato un ciclo di furti che danneggiano non solo le imprese coinvolte, ma anche l’infrastruttura essenziale per la società. Le autorità devono affrontare non solo i ladri di rame, ma anche le reti organizzate che lucrano su questo tipo di attività criminale.
Il caso di ieri, con il recupero rapido del rame e l’arresto di uno dei presunti responsabili, pone l’attenzione su un problema più ampio. È necessario un approccio coordinato e strategico da parte delle forze dell’ordine per smantellare le reti criminali che operano dietro questo traffico sotterraneo di rame.